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       traiTe? Un Serafino ancora fu de Amato ad accendere e purgare le labbra d’ Ifaia . Pur fon coietti de’ pril rai ordini. Altronde altresì abbiamo , che que’ mede» lìmi, che affiftono al divin Trono, vengono desinati a giovarci colla loro opra (a).
            Sembra dunque doverli dire, che que’ che d’ ordinario fono dati cuftodi perpetui agli uomini , npn fono degli ordini fupremi : benché iìa affai probabile , che non tutti fieno di grado_ infimo ® ma altri meno, o più eccellenti, fecondo 1’ impiego che Ior vìen impello, e la perfona, cui cuftedifcono. Ma ciò non fa ,-che altre opere ftraordinarie non fi commettano agli Angeli de’ cori più fublimi, e a quegli fieli!, che il Signore altrove dice defiinatì ad affiftergli al Trono . Più difFufamente trattano quello argomento il Tettato (b) , il Vafquez (c), ed il Petavio (d), a’ quali rimetto il Lettore .
CLU E S T I O N E
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                      Se oltre /’ e fere cuftodi de' regni , de* luoghi , e degli* uomini in particolare . abbiano gli Angeli altra cujlodia .
       TNftgnano varj Teologi, prefiedere gli Angeli alia cuitodia de generi , anzi ancora delle fpecie ¿egli animali, e deiurpiante medésime . Perocché fervendo Uh generi, e fpecie non meno all’ ornamento di quello vifibile mondo , che al fervigio Bell’ uorafe* feaff bra convenevoliflìmo, per non dir necefiario, clfctòai
          ,          ]• 1,; e caP‘ lx- ri* Apoc. i. 4. afpìrìtìbuc .
        qm tn ecnfpeéìu Throm ejus funt. 1 quali Spiriti però nel eap. 5. v. 6. ji dicono mandati in tutta la terra .* Mtffi in omnem terram : e uno di effi fu inviato allo fleffo S. Gin. vanni (b) Sopra S. Matteo so. J. le) Rella u parte della Somma , tom. 2. dìfp. 144,              *
            (d) Degli Angeli lib. 2. eap. 6*