$68 'Della terz^a Dom.giorno xix. di (hiarefima, ftitia, diamo ogni gloria a Dio, per lo primo nodo: Redimiamo A. il mal tolto, per lo fecondo : Paghiamo i debiti, per lo terzo. Il quarto fia la prudentia : Il primo nodo fia la memoria delle cofe paftàte, il fecondo laintelligentia delleprefenti, ilterzola proui-dcntia delle future. Il quinto fia la fortezza.habbia due nodi : Non cidifperiamo nell’aduerfità, non ci infuperbiamo nella profperi-tà.O beati quelli, che danno quelle mani a Dio con quelle dita. Son empiute da quella mano di Dio, di fette fpiriti, di fette doni, del fettiforme fpirito di Dio. Lo fpirito della lapientia , che rida fperanza ferma, & certezza dell’eterna vita, ecco il primo . Lo fpirito dell’intelletto, che l’anima neU’intelligentra delle facre lettere illumina,cacciando le tenebredc’peccati, ecco il fecondo. Lofpi- B rito del configlio, cheti raffrenala ragione: perche non precipiti, ecco il terzo. Lo fpirito della feientia, che ralfercna la mente fcru-pulofa, ecco il quarto. Lo fpirito della fortezza, che gli animi pu-ìilli fà confidenti, & audaci, ecco il quinto. Lo fpirito della pietà,che l’arida terra del cuore irriga, e feconda con l’opcre della mi-fericordia, ecco il fedo.Lo fpirito del timor fanto,che ti tien ballò in terra,e felfaltanel cielo,ecco il fettimo.O fanti fpiriti.Beati quegli,che fono ifpirati a quello modo . Miferi peccatori,che hanno i fette fpiriti oppofiti,l’infipienza.la doltezzafi’imprudentia,! ignorantia,la pigritiad’impictàJaprofontione.Miferrimi gii hipocriri, che con quelli fette hanno fette altri fpiriti peggiori.Co finfipien-za, il limolare d’eflerefapientiffimi. Conia ftoìtezza ,la difciplma fucata. Con l’imprudcntia , le cautele apparenti. Con l’ignoran-tia ,1’ufurparfi ogni dottrina. Con l’aperta ignauia, la mentita uil— tà lòtto coperta di manfuetudine. Con l’impictà , lafalfa religione fuperftitiofa. Con la profuntione il finger humiltàeftrcma. O hipocrifiadctedanda.percui il dianolo hà maggior forza negli huo mini, che per ogni altro peccato. Quella è l’arma fua principale.per cui incatenòi Farilèi, iScribi , che erano fatti peggiori ,che fuf- rà in uoi con maggior forza che prima. Et fient nouifiìma veslrapeio-ra prioribus. Moftrate d’effer buoni ? fiate : inoltrate d’elfcr deuoti ? fiate: motlrate di defiderarela falute uoftra f’dcfidcratela in fatti, procacciatela, che Iddio è pronto a faluarui, non vuole la morte de’ peccatori : Iddio sà la fragilità uoftra , però ha pietà di uoi: ma abomina lefimulationi. Non fapete , come chiaramente David dice nei Salmi penitentiali, che Iddio non perdonai peccati P&I.31. a chi è finto ? a chi non è lineerò ? Beatus vir, cui non irnputauit dominus peccatum , nec esi infpiritu eius dolus . O come ha in odio Iddio colui , che finge il fanto , &è un dianolo, colui, che in publico dice, Domine , Domine, & in fecreto, rade> Vade, colui, che fi cana la