e p i l o q o: mille belle ragioni moftrai,chefe Mose fcriflecon inchioftr©, Chriftofcrifiecon il fangue. Però l’introduffi come fommolaccr dote,che all’altare della Croce’delle lue carni,e non d’agnelli,ò tau ri per li peccati noftri, fa facrificio a Dio, & fparge Copra di noi il fuo Canto fangue,per confederarci con Dio, molto meglio che nò fece mai Mosè, aCpcrgendo la finagoga di quel fetido fangue, de i Sacrificati vitelli. Il Lunedì, & il Martedì Cotto l’hiftoriadi Niniue, metropoli di Nino figliuolo di Belo, Rè de gli Adiri, & marito della famofa Se miramidc,& del Rè di Babilonia, cheti humiliarono tanto dopò gli ecceffiui peccati loro , alDiod’Ifraele, quella alle prediche di Giona,quefto alCegno grandc.che viddedi Daniele, quando vfcì dal lago de Leoni libero,& illefio, moftrai a confufion della Giudea,la conuerfione di tutti i popoli gentili, a quello noftro ChrL-fio.che il vero Rè de Ifraele. Conciofia che lafciate farti magiche, & le falCe religioni,Filofofi,Regi,& Cefari, tutti fi Cono accodati a Giesù Nazareno. Onde per occafion di ciò,di ìli lungamente delle quattro Magie,Naturale,Matematica,Ceremoniale,& Venefica, & aggiunfipoi la quinta Magia diChrifto , cui i profeti dimandano faggio incantatore,moftrando,che con le parole viue,fain un mo mento tali traCrautationi, che tutti i Magi del mondo in mille fecoli non farebbono . Però ftaua sì fpeffo in Galilea , che vuol dire traCmutatione ,óc eglifteffo domandauafi Galileo ,chc vuoi dire trafmutatore. Onde , & f Angelo , il dì ch’egli afcefè in Cielo, tutti ichriftiani, che per marauiglia fi ftauano a mirar» lo intenti, dimandò Galilei, quafi trafmutatida gl’incanti fuo L d’huomini in Dei. Il Mercordì poi, per rendere inefcufabili i Giudei,i quali quello noftro Chrifto vero Ifraelita, cui tutte le genti adorano, con tanta crudeltà vccifero, moftrai, che nella fua morte, violarono tutta la legge da capo a piedi, con quell’Epiftola di Mosè nel Leui-tico, Copra la quale anco infegnai, come intenderli debba quella legge, & vecchia, & nuoua. 'Diliges proximum tuum y ficutte ipjum . Oue, & filofoficamente , & theologalmente prouai , che dopò Dio, prima lhuomoèvbligatoamare fe medefimo,che qualunque altro , e prima idomeftici , che gli cftranei , dicendo San-Paolo . Si quìs fuorum, & maxime domeSticorum curam non habet , hic fidem negauit , & eft omni infideli deterior. Le quali parole, quel giorno mi furono e feudo, e fpada contra coloro, che fingendoli ca» ritatiui, pofpofti i loro, arricchifcono, honorano, & effaltana gli alieni. Onde lodaiMosè, che partendoli dal popol fuo, per vicegercnte, lafciò Aron fuo fratello, & Hur fuo cognato,nè curò, che’l volgo fi prendeflèoccafion di dire, come fempre fuole. cifcrue al fangue, Capendo quello effere l’ordine della natura , il quale