nome ,tir uoi padri perche voi foli meritate d' effer nominati padri,vi amo per quelle cagioni ,tir vi lodono,&? donoui quei premi,i quali uipropofi , tir oltra di quefto"vi efalterò di altri honori, tir prerogative fin tanto che voi ne ricette rete gran frutti,tir non ne lafciarete meno a i vofiri figliuoli.Et bora io mi ritriterò a coloro fi quali non hanno fatto alcuna ccfa fimile a voi,tir per quello confeguiranno premi] contrari] ,accioche voi non fidamente per le parole , ma anchora per le opere ;anchora piu comprendiate quanto fiate differenti da lo-^vcìi ho t-o.Hauendo .tiugufto Cefare detto quefle parole,tir hauendo dato incontinen-mini & ve te alcune cofe ad alcuni, & hauendo promeffo aleuti altre ,fi riuoltò agli al-ri cittadini tri,tir diffegli quefie parole. Io fono ingra dubitatione per qual nome vi debba chiamare jperhuomintima voi no fate alcuna opera degna d’hominiiper citta dintima quitto appartiene a voi la Città e diflrutta, per pomanti ma voi vi fior %ate di firuggere,qucfio nome ^niente dimeno qualunque voi fiate,et per qualu que nome debbiate effere chiamati,io ho receuuto vna gran pasfilone,fiche hauendo femprefatto ogni cofaper augmentarui in numero,et douedoui bora riprendere,mal volentieri veggo tanta moltitudine, et piu tofio vorrei che quel li altri, ti quali ho parlato ffusfinò tanti, quanti io veggo effer voi. Etfopra tutto defiderarei che voifusfi annumerati tra loro,& fieno , che in tutto,voi Il nonge- nonfufie al mondo fi quali non raccordandovi niente alla prouidetia divina ne ol?uoh è dc^a diligentia de vofiri anteceffcri, sforiate di difiruggere tuttala genera-Luìa dlla ^0)ie vefira,tifarla veramente mortale, tir diftribuire, tir mettere fine a tilt louina de talafiirpe fontana ,perche qual fornente della firetie humana rimanérla ,fe vna Rcpu tutti gli altri facesfino come voti de quali effondo fiati voi principali, ragione-aca " talmente a voi farebbe aferitto la colpa della defiruttione vniuerfale ,tir come anchora fe alcutialtrofeguitaffe l’effiempio vofiro,non meriterefii di effer odia Quali fia- n ?er fiuefi°-P£rc^e ™ diff recate quello che nefuti altro. difrc^ò,et ìntr» no homi- ducete tal modo,& legge di vivere,chefiegli altri la féguiffero tutti infine pe odi. ririano , tir meritamente farebbono hauendoui in odio , concicfia ccfa che noi non perdoniamo a homicidi, ne anchora liberiamo rubatoci delle cofe fiacre ì perche tutti gli huomini non fono tali,-ma piu tofio poniamo tutti coloro fi quali fanno alcuna cofa diuietata;per quefia ragione anchora che coloro foli,opochi fanno filmili cofe fi e quali altri non fanno,ma fe vno volèffe nominare tutte le iniquitàgrandisfime, l'altre a vna a vna, ma tutto infieme comparate alla prefentefimo nulla-,perche voi fiate homicidi, non generando quelli che doiie-La naturi c^er^encratl da ™ > & fiate impi], tir iniqui facendo fine a nomi, & humanaL a&1 doride gli vofiri anteccffori, tir fiate ingrati vcrfogli Dei difirug-la più bal- gendo le parentele vofire da loro create, tir confumando la natura humana h opa che vna delle bellisfime opere da loro fatte , tir per quefia medefima cagione biA EuX gittandovoi a terrai tempi] loro , tir infieme disfacendola pepubliea non ubidite alla legge , ma piu tofio tradite la patria ,facndola arrida, tir fié-vile»