J r ;C 0 ^\D 0 rìnchiudeuano'le lor mogli in quel tempo ne i tempi],prima accioché i Dei te nendole ne i tempi], le fodero propiti] nel parto, & poi per levarle in quel te po da pericolo jet anco perche riputavano che fiffffe una bruttura , che le mogli in tali tempi ftejjero con i mariti. Tubilo filosofo molto famoffo nel quinta libro de i coftumi degli antichi dice , che nel regno di Tannonia, che bora fi chiama Ongheria,fi teneva tanto conto della moglie gravida., che quado vna vffciua di caffi,quitti Rincontravano in lei,erano obligati di andare,& torna re con efifia,talché in qi tepi la donna gravida era tenuta in tanta riuerentia,. come bora fi riuerifee il ffanto facramento dell'aliare. TSJOn haueuano minor-privilegio le donile gravide di Cartagine, quado quella città era in fiore,perche fi come i micidiali horafiprevagliono delle cbiefèp affìcu.rarfì,cofi erano ficuri dalla giufiitia,quei che ricorrevano,o fi accollavano ad vna donnagra uida. Qalli Tranffalpini, comedice Frontone nel libro della veneratione de i Dei,non /blamente portavano gran riuerentia alle done gravide, ma vi vffa-uano ancora gr a diligentia,pebe partoriflero bene,perche giova poco alla na ve,che fila p affata per tutti i mari ficura,fepoi pericola quando deve pigliar terra.Le coffe andavano™ queflaguiffa, che tutti igetili bave ano ne i tempi] Dei maggiori,& inzaffa minori Dei,i quaifi chiamavano Lari, & Tennati, cioè Dei famigliar i, et quado vna dona dove a partorire, tutti i vicini le portavano i lor Deiffamigliari, dadofft a credere, che qudtoffo/ffe maggiore il numero de i Dei, tanto fiòjffero piu poteri a liberarla da quei pericoli del parto. CHI FV PISTO FILOSOFO QV A I SENTENTIE ECLI DIS' (è & le regole-che egli diede alle dorine gravide. Cap. XVII. NE i tempi di Ottavio Imperatore fu un filoffoffo,chiamato Tifilo,che era della fetta Titagorica,& neltepo quado fioriva poma, cofiui era mol to amico di Ottavio, & fu ancora molto amato dal popolo ilche non è ifiimar pocojperche communemete auiene,che l'huomo il quale è molto intrinffcco al Trcncipe,è abbonito dalla pepub.L'Imperatore'Ottavio era molto benevolo, & amorevole,talché quando egli mangiava con i Capitani,fiemprc ragionava di guerra quando cenava con i filofofiffemprc ragionava circa le coffe di ffcientia,& era nimico di chi dice/Je avanti a lui parole dishonefie,onero odo ffc.Quefio Tifilo fu hvomo di(ingoiar gravità nelle coffe importanti, & molto grato nelle facetie ,& coffe da giuoco in diuerfì modi.Egli fu interrogato dall’imperatore Ottavio di coffe diuerffe,& io ffcriuerò alquante di quelle interrogationi con le riffoflc di efiffo Tifio,&fono lefeqventi. Dimmi o Tifto degli huomini che vivono nel mondo,quale giudichi tu,che fi a più pa^o ? piff offe il. filoffoffo,per mio parere , io reputo più pa^o colui, del cui parlare non fi catta alcun frutto,perche veramente non è tanto pag^o colui,che butta le pietre,come è colui,che dice parole ocioffe. Mar. .Aure. Tar.feconda D 3 Dimmi