6 Primo giorno di Quareflmd, mirabile, la bontà incredibile, il dominio vniuerfale, & la gloria A eterna del Creatore. Al cenno di cui, hanno hauuto cugine, modo, numero, mifura, &pcfodiftintione,firo, tempo,luogo, ordine, virtù, pienezza forma, e fin ’hora fi reggono tutte quelle Sap.j. cofe vjfibili. Non l’hauete letto ? A magnitudine creatura, poterit cogno-fcibiliter creator horumvideri . Dice il Sauio ,la potefla di Dio fi cono* Ecdclùfti ice dall’opere fuc. Si virtutem, & opera eorum mirati junt, intelligant,quo-«a/ 1 ni a m qui fecit hac, fortior efi illis . I .a lapientia in gouernarle. Effudit fa-Sap.13. pientiam fuper omnia opera fiua . La bontà in conferiiarle. Exhisqupvi* dentur bona, non potuerunt intelligere eum, qui vere bonus efi . Il dominio Heft.13. in difpenfarle . /n ditione tua Domine cunfia funtpofita, & non efi , qui ' Ecckfiafti tuppofifit refi fiere voluntati. La gloria coronando. Gloria Domini plenum » ****• efiopuseius. O che grandezze fono quelle di Dio. Che vuoi tu meglio , Roma ? Ma io non voglio però entrar in quefto'pelago. Ben è cieco chi da gli fplendori non è illuftrato fenza di me, a conofce-re, ad ammirare, a lodare, ad amare , a glorificare, a temere il fommo monarca del mondo. Io ti uoglio mettere quello fperon folo a i fianchi, che fe tu ami te fleflo, le tu dcfideri il tuo proprio bene, fc tu non fei del tutto pazzo, Chriltiano, Chriftiana, debbi con tutto il cuore difporti ad vdire, & ofleruare i diuini precetti, che quella Quarefima f intonararino nelle orecchie i minillri Cuoi, & lafciate le fcienrie humane, che non balìanoa farti perfetto, dar-ti in tutto alla diuina, alla Canta , allacelelte, alla fopramondana fapicntia , al verbo di Dio, all Euangelio, alla Scrittura Canta, che i.Cor.t. t’empie di vera Capientia, Sapientia e fi per fidem jefu Chrifii. Di luce. Piou.9. (Jtfandatum Dei lucerna efi, & lex, lux . Di virtù . lbunt de virtute in Pfaì.iik virtuteìn • Di prudenza. Prudentem me fecifii mandato tuo . Di pietà. Tit.ì. ' Erudiens nos, vtpie viuamus in hoc feculo. Di conllanza. Conflantes ef-i.Mac.n. fefiifumus, habentesfiolatio libros fanfios. Di diCciplina.‘Dificiplina tua ip-ioanT fa me docebit. Di verità. Sermo tuus veritas efl . Di religione . Timor E°cdSi Domini fidenti# religiofitM. Dimodeftia. Sapientia, quadefiurfum efl ,pri~ ci.r. mum pudica efi, modcfla , fiuafibiles . Di humiltà. Humiliafli me , vt di-Pfaì3ii8 ^Cam mclndata tua * Dl Beatitudine. Teatus, quem de lege tua docueris, Do- n Pfal’J; • Di eternità in ParadiCo . H#c efi vita aterna , vt cognofccint te D loan.I7. folum Deum , & quem mififiì Iefium Chrifium . O Canta dottrina. O verbo potente. Quale può effer quella sì alta filoCofia, Ce non diuina? che come ftillata dalla bocca di Dio nelle orecchie degli huomini, a tutte l’altre Cuperiore, come la luce alle tenebre, come alla terra il Cielo, come alle valli il monte, fàtanti marauigliofi effetti? Vdite quelgran Padre. In fiacri* fcripturis, ignorans inuenit quid dificat, paruulus ♦ quo pafcatur , pufiUanimus mediocres iufiiti# cibos, magnanimus flùituales efcas, qui efl a diabolo vulneratus , cibos medicinales. O che parole . Gli ignoranti, & imperfetti Qhriftiani trouano in quella cibo, che gli inlegna. Gli fanciulli latte dapafcerfi. I buoni nudrimento, che