6 LA STAMPA SPORTIVA i Ing. L TROIIBETZKOY E C. .Milano -, Via M. Pagano, n. 43 - Milano Fari - fanali- Generatori por Autor-nobili uomini e macchine, e nell'officina dove si preparano le grandi conquiste che domani stupiranno il mondo, nn nuovo veliero sta per slanciarsi a volo in nome della libertà, più forte e più perfetto dopo il battesimo di sangue. L'ultima sfinge alata che sorride agli nomini è troppo bella, è troppo di essenza divina, perchè non meriti di arrischiarci la vita : semenza d'eroi e di martiri è stata gettata dalla Francia tra nembi di cielo, i primi uomini sono stati schiacciati contro terra colla ferocia d'una divinità pagana offesa e violata. E l'uomo riconquisterà ancora la vetta, più ardito e più forte. Toccava ancora alla Francia esser la prima ad insegnar gli errori che uccidono gli nomini per far vivere l'idea; ancora, come già i suoi morti dissero le audacie pazze della macchina più veloce terrestre e delle torpedini più spaventose nei gorghi dei mari. La morte è grande educatrice dei superstiti ; e il popolo francese che, pure diviso da lotte e da idee, può e sa esser uno solo, ha voluto che il bel dirigibile dicente nei cieli l'alta fede patriottica, riviva sangue del suo sangue a una seconda e vittoriosa vita, pronto a dar nuovi eroi, nuovi martiri e nuovo sangue, credendo, sperando ancora, e sopra tutto e tutti osando sempre. Chè in alto, nella schiera superba del forte popolo francese, che prepara una nuova vittoria al mondo intero, aleggia nna canzone che dà ancora eroi e martiri, spingendo al sacrificio o alla gloria. La canzone della sua fede. Nino Salvaneichl. Come si fauorisGono gli studi d'auiazione Note retrospettive al Circuito Aereo di Brescia. Il Circuito Aereo di Brescia mi ha fatto ricredere d'una persuasione che i buoni maestri d'un tempo -mi avevano radicata. Questa: che la buona volontà supplisce in gran parte al mancato successo finale di un'impresa tentata senza una completa preparazione. No, non basta più la buona, la ferrea volontà di riuscire, non basta la dimostrazione palpante di aver sacrificato tempo, denaro e intelligenza, pur di arrivare a tempo per fare un'affermazione di esistenza. Occorre la visione coreografica del successo, per strappare alla folla l'applauso ed il sudato premio al Comitato organizzatore d'una riunione sportiva. Di ciò son rimasto convinto durante le ultime giornate del Circuito Aereo di Brescia. Dal quale, fra tanto fluttuar di folla cosmopolita, fra tutto il complesso di cose buone, ideate e concretizzate dal Comitato organizzatore, fra i successi sportivi registrati, una constatazione è balzata penosamente alla mente ed al cuore di quanti in Italia cominciano ad occuparsi del problema Il dirigibile militare francese République a Mouliné. (Fot. Argus Photo Reportage - Milano). FELICE GIORDANO - Genova, Via XI Settembre, 26 MATERIALI PER AVIAZIONE Tubi d'acciaio e d'alluminio, aste Lassino speciali, eliche integrali di legno ed eliche metalliche, tele gommate, fili, tenditori. Motori Anzani, Dutheil, Antoinette, Gnome, Rep, Env. ■ Esecuzione di modelli di ogni grandezza, - Capitano Marchall, pilota del République, vittima della catastrofe del S5 corr. a Mouliné. (H ot. Argus Photo-Reportage - Milano). ALLONS ENFANTS... Dopo la catastrofe del République. Il dirigibile francese, dal nome sonoro d'un'alta fede patriottica, ha spezzato la sua prora ben tornita, rovinando dal suo regno come un immane cencio orribilmente contorto da un destino ineluttabile, grave e tremendo. Il bel veliero, varato dall'entusiasmo del popolo, lanciato per le infinite vie azzurre a maggior gloria e grandezza della Francia repubblicana, in nome di pace e in nome di guerra, s'è sfasciato orribilmente, squarciando il ventre capace e ha ucciso, uccidendosi. Quella mattina era uscito, come sempre, dal suo hangar di Lapalisse, sguainandosi immenso e solenne nel cielo sereno, e, come sempre, aveva drizzato la prora aguzza per le vie più alte. E il destino l'aveva colpito lassù dove era suo diritto vivere, suo dovere trionfare; l'aveva colpito sulla fronte, mentre il cuore generoso pulsava nei motori sapienti l'ultima sua vita sonora. Uno scoppio terribile, il primo grido di vendetta umana all'aria infida, il grido del conquistatore all'elemento ribelle urlò pel cielo la disgrazia tremenda, e, solitario come tutti gli Urli del dolore, giunse sin a terra tra lo sfasciarsi gigante della massa audace. Ucciso da se stesso, colpito a morte da un taglio delia scure che doveva dargli la vita, con-dueendolo alle vittorie più alte e ambite, s'abbattè rabbioso contro terra, spezzandosi l'ultime vertebre e le energie moribonde nell'ultima stretta possente, e rimase là, inerte e sventrato, a mostrar le sue ferite e i suoi morti. Orgoglioso, quasi, nella rudezza della sua rovina, di questi e di quelle. Oli ultimi eroi dell'ultima arma son quattro, e son morti nell'anelito finale della macchina alata, ch'era la loro vita. Uccisi come morivan gli antichi soldati in guerra, vicino ad una bandiera tremante, o abbracciati ad un cannone muto per aver troppo urlata la morte sterminatrice. Di più: Marchall, Chauré, Reaux, Vincent, son morti meglio ancora, conquistando non una terra, ma l'infinito ; in nome non di nn diritto barbaro di una gente civilizzata nelle armi e nell'astuzia, ma nel nome solenne del sogno più ardito che sia dato all'uomo di sognare ; son morti gloriosamente superbi, gettando pel mondo nna nuova semenza d'eroi, nata ancora e sempre nella vecchia Francia, che sa e rinnovella il valore delle razze antiche, temprandola nelle energie più nuove e più bisognose di fede e d'entusiasmi. Vecchia, vecchia Francia, ricca d'energie che san volere, tenacemente volere e volere ancora; Francia, che per le molteplici, innumerevoli vie dell'attività umana hai spinto i tuoi uomini sino all'eroismo e al sacrifizio; Francia, che sai le grandezze più gloriose combattute nel nome della scienza e delle arti più nuove, che sai le conquiste più evolute delle riforme sociali, che sai ancora la bellezza tutta di una vittoria vigorosamente strappata dopo averla a lungo sognata coli'umanità impotente ad osare; Francia grande e antica, toccava a te ancora una volta di segnare col sangue dei tuoi figli la via vittoriosa dell'avvenire. Ancora, come sempre. Quattro soldati oggi son morti vittime coscienti del loro dovere e delle loro conquiste, come ieri Ferber e Lefèbvre morirono rincorrendo audaci la chimera delle nuove fedi, fuggente pei cieli come una falda di nube gloriosa. Il République agonizzava tra l'armature contorte e a Parigi il Presidente della Repubblica inaugurava il salone dell'aviazione. La Marsigliese echeggiava in segno di vittoria nuovo tra le macchine più nuove, e la Marsigliese ancora darà l'ultimo saluto ai martiri che il popolo di Francia vuole eroi nazionali. Un sogno alato precipita dai cieli spezzando