LA STAMPA SPORTIVA
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ooietà Anonima 19. BIANCHI « MILANO.
BIANCHI
La patinoire della Vinaria è divenuta di questi giorni il ritrovo abituale di tutto il mondo elegante torinese.
(Fot. cav. Zoppis - Torino).
vi piomba davanti sulle due ginocchia una bellissima donna in atto di farvi nna dichiarazione d'amore. Voi la credete una femminista che voglia invitarvi ad accettale le sue promesse di fidanzamento: è invece una buona signora che vi stende la mano in atto di pietoso appello... E tutti i vostri fantastici sogni cadono con essa. Perchè i principianti qui cadono tutti: anche un autore drammatico di grido, provato al fuoco delle ribalte, se fa la sua première sul campo di ghiaccio, cade inesorabilmente; anche un'onestissima fanciulla fa... delle cadute irrimediabili; un banchiere se cade, in luogo di fare un erack in borsa, fa gemere con un lamentevole crick il ghiaccio; se cade un aeronauta fanatico, non ha nemmeno la consolazione di adoperare il paracadute... Amico lettore, perdona il gelido argomento: in tema di ghiaccio è indicatissimo.
E seguitando nel tempo e nel tema, dirò che molte ragazze da marito potrebbero insieme scrivere e mandare ad Ulrico Hoepli un nuovo mannaie da aggiungere alla sua magnifica collana sull'Arie di ben cadere sul ghiaccio, manuale teorico-pratico con illustrazioni, ecc... L. 2,50, il quale avrebbe una fortuna editoriale forse eguale ad un romanzo notariano. Non già dissi che questo è uno sport galeotto? Una specie di spiaggia di mare, di five o' clok thea, di ballo, ove le donne che vogliono un uomo ardentemente cercano gli uomini che non pensano a coniugarsi nò meno lontanamente con una donna?
Ho frequentato per molti anni e frequento con ardore i campi di ghiaccio e potrei annoiare il lettore con degli episodi interessantissimi. Ma non lo faccio per due ragioni: la prima perchè non è giusto chiamare amico il lettore e renderselo poi nemico importunandolo con le nostre memorie; la s( con da, perchè a qualche disgraziato e sciagurato giovine letterato potrebbe saltar in capo di scombiccherarne quattro o cinque novelle, riunirle in un libro ed inviarmele con dedica autografa per la recensione. Due pericoli questi veramente terribili.
Leviamoci dalla morta gora. Assurgiamo alle alte vette del lirismo sportivo come ogni buon articolista deve fare per costringere i restii e gli inscienti ad arruolarsi nella falange di coloro che per l'educazione fisica altrui e propria combattono una quotidiana battaglia di muscoli e di cervello. Cantiamo la lode al pattinaggio: qui non pericoli, come per l'automobile ed il velivolo; qui non terribili sforzi muscolari, non prostrazioni fisiche ed intellettuali come nelle aberrazioni maratonistiche; non ingenti spese, non antipatie invincibili, sib-bene quanto di più leggiadro e di più aggraziato e di più proficuo conti la generosa famiglia degli sports...
Il figliuol prodigo, l'aristocratico, deve essere, o diventarlo con gli anni, un concittadino di Torino sportiva, farsi più popolare, più democratico, essere accessibile a tutte le fibre, a tutte le borse... In città contiamo diversi campi di ghiaccio: io mi auguro che diventino numerosi come, disgraziatamente per l'igiene pubblica, son diventati i cinematografi. Allora annovereremo veramente uno sport di più e non una parata senza frutto e dispendiosa: e questo si otterrà, scusa,amico lettore, il gerundio imperferto, democratizzando il pattinaggio.
Alloia mi piacerà di imaginare la gioventù del-
Afte e Celerità
Arte e celerità. Si direbbero due termini antitetici. L'arte per solito richiede accuratezza, calma, classicità.
Eppure oggi il nostro giornale ha saputo trovar delle egregie persone che nell'esplicazione delle loro attività han saputo accoppiare il gusto artistico alla celerità giornalistica.
Chi sono costoro? I nostri fotografi.
Sia l'effetto del nostro appello quando lanciammo l'idea delle Fotografie del pubblico, sia un giusto risentimento e relativa controprova, per parte di alcuni fra i nostri migliori dilettanti fotografi che parvero trovarsi lesi dalla nostra larvata accusa di poca genialità nelle loro istantanee, fatto è che oggi, di colpo, ci siamo trovati dinanzi ad nna miglioria fotografica tale da trovarci costretti, per dovere di cronisti, a registrarli.
Guardate, per esempio, l'ottimo, l'indivisibile dei collaboratori nostri : il cav. Zoppis di Torino. Egli ha battuto un record in questo numero. La
qualche articolo del Codice civile sui coniugati... E questa non è la prima difficoltà che il pattino ci dona. Se il pattinaggio ha il suo fascino speciale come tutti gli sports invernali e difficilmente subisce l'affronto d'essere disprezzato o negletto da' suoi adepti, ha anche la sua debolezza dolorosa. Ogni sport esige un certo lasso di tempo per essere convenientemente esercitato: il pattinaggio forse fra tutti è quello che più ne reclama per la non comune difficoltà che impone di superare al neofita. E' già difficile per se stesso tenersi in equilibrio o a galla, che dir si voglia, nelle nostre quotidiane occupazioni e far sì che nessun avvenimento imprevisto veDga a capovolgere la nostra ideal barca sul non mai a bastanza vituperato mare della vita; imaginate voi questa difficoltà tradotta in realtà per il merito precipuo di due lame di pattini? Che meravigliosa fonte
(Fot. cav. Zoppis - Torino).
di risate il lungo periodo ohe corre tra il momento preciso in cui si fa la prima caduta e quello in cui si spicca il volo per il primo incerto balancé! Quanta messe di colpi e di lividure e quanti litri di arnica e metri quadrati di cerotti e chili di unguenti ! E pure l'ostinazione e più la spartana rassegnazione trionfano. Bimbi, che frignano a casa se la cameriera li spazzola un po' rudemente, ora sorridono alle frequenti sbucciature e corrono come ragni incuranti del dolore: signorine, che nella società non si permetterebbero mai di fare un movimento scomposto, ora cadono con una regolarità stupefacente ogni cinque minuti di sforzi per reggersi in piedi; tipi curiosi annaspano con le mani aperte come enormi farfalle per l'aria e finiscono per piombare con cupo rimbombo sulla lastra traditrice e sdrucciolevole.
E qui si invertono le parti: tutto ad un tratto
l'officina e della scuola, del commercio e dell'ufficio mescolarsi, intrecciarsi, confondersi in una rigida e serena mattina d'inverno sur un vastissimo campo di ghiaccio non al suono di un convenzionale valteer viennese; ma all'inno tacito e concorde che canteranno le anime fiorenti di giovinezza e di ardire.
GIOVANNI CUOCE.
1 primi passi del sesso gentile.
(Fot. cav. Zoppis - Torino).