< Libro Ottano. 519 trfono ifi demandare,e dibere,tegnendolinoiin bislento,e digìunififìrac-eheranno.enonp.otrdno durare,faperche non fi potrano rinfiefcare.fi partiranno dal capo a,rotta da loro fichiere:e come voi il vedete,lofio (fronate fa tfyaddoffoaon T^fir^faauàllerfa è'haurete vittoria fianca periglio di voflroì gente. E fife erto cpsf venia fatto,ma a cui Dio vuol male, li toglie ilfennó, e: perlepei-cata commefi efi mofirail givdicio dì Dio ..Intra li altri peccati. il. Eoritefi^^ defTapa.econ tutte le bolle.gitta-^ tfvd faocP^ditQ.quefio co,1 figlio il. ( oneftabóle.sìlipiacque,eparve. buono,, evenne co’detti Conefiaboli ali'onte. d’.A.rtefe.e dìffieli il configlio.e come gli parca iì migl:orer il Conte d'^Artefe li nfiuofc perrimproccio. ‘Più diable ce font de(confi de Lombars, & v&s Conpfiable.haucs ancor donpel delu . Cioè volle direbbe nòfioffe leale allfapcbe la figliuola era.moglie di M.. Gui glicini 0 di Fiandra.allora il C onefìaboie irato per lo rimproccio vdito diffez Sdre.jè vusve resVge irai.vus ires bene auant. E come disperatofiimandofi andare alla mòrte,fece muoverefue bandiere.e braccio afedire fi falcarne tet nonpr'endendofi guardia,nefappiendo delfiòffo,oh eranofichieràti i Piamin* gbi.come è detto. E giugnedo fitipva il detto foffo quelli delialtra parte cornili. ciarono afedire co’bastoni detti Godendach alle tefie de’de Avieri de Frante fcbi.efdcedgli rinvenire ,ed ergere indietro.il Conte d’^lrtefie.e I' altre fobie re,e battaglie de'Francéfchi.yeggendo moffo afedire il Conefiabole con fua gèntefafcguironoivnoapprefjòl'altraafi.ronbatt'utì.credendo conia forga de petti deloro cavalli ropere.epartire lefchiere de Fiaminghi;ea loro auuè ne tutto per cÒtrario.che per lppignere,e vrtare i cavalli dell'altre fchiere.p for^apìnfono il Conefiabolefaf Cote d’^lrtefe.efuqfchiera.a traboccare nel -foffo l’vn (opra l’altro, il polverio eragrande,che quelli di dietro nonpotea-no vedere,ne per loronaore deicolpi, e grida intendere il loro fallo,ne la dola rofa fuentura dc’lorfedjtprb. angi credendo ben fare, pigneanopure innanzi vrtando Uovo cavalliper modo eh'eliino me defimi per i ergere, e cadere de lor caualh l’vno fòpra l’altro s’affollavano,e fiaccano affollare ,é morire gran parte,o più fianca colpi di ferri,! Fiammghi eh’erano afferrati,e fortiin fu la proda delfiofiò.veggendo traboccarei Fràcefchi.eiloro cavalli,nò intender nox ad altro che ammalare i Cavalieri,e loro cavalli infondar e,e sbudellare,sì che in poca d’ora non fidamente fu ripieno il foffo d’huomini.e di cavalli,ma fattograninole di carogna diquelli.ed era sì fatto giudicio,che i Francefchi non potèano dar colpo a’lor nimici.ma cllino medefimiaffollauqno.e vccidea no i vn l altro per lo pignere che. fàceano, credendo p vrtare ropere i Fiamminghi. QuadoiFrancefchi furono quafitutte le lorofichiereraddoffatil'vn fopra l altro .e cÒfiufìper mod0 chef lor medefìmi cÒuenia.o che traboccaffe ro co loro cavalli, ofoffono sì fretti, e annodati afchiera, che no fi poteaiio . reggere.ne andare innari ne addietro,? Fiàminghi eh’erari fi efebi,e poco tra , vagliati,i capi de’còrni della fchiera,orìdé dell’vna era Capitano fa. Guido di Fiandra, e dell’altra Mefler Guiglielmo di Giulieri, i quali in quedì fecero , Meraviglie parme diforo mano, effundo a piè p afferro il foffo. e rinchiufont . . ' * - iFran-