Libro Dodicefimo.	9Ji
Ure di «nella, come addietro facemmo men^ione,efoi rinnovata per lo but no %e Mrtù fuo figliuolo: ilqualefufignore di gran potentevalore,e fupe-rò tutti i/ignori, cortefe, egra^iofo, e regnò gran tempo infelice fiato, come innanzi de Brettoni faremo menzione, e la cronica Martin lana in alcuna parte in quefli tempi.
Nell’iftelTo lib. cap, 7. come i Longobardi pacarono, &c.
TA Opo le parole, grande perdono, e indulgenza ,	Zafc eremo al-
U quanto delle cominciate (Ione de Longobardi, cafi'ai lo fio ui ritorneremo, e diremo d’una nuoua,eperuerfa fetta',che in quefli tempi fi cominciò oltre mare; ciò fu la legge,e fetta di S aracini fatta per Maometto falfo profeta , laquale contaminò quafi tutto ilmondo, e molto affriffe la nofira fede Crifiiana.
Nel medefimo cap. Cottimo.
TA Opo le parole. Dopo il detto Botano I\e	de'Longobardi onde
addietrofacemo menzionc nel capitolo di 'fi/arfes, che gli fece di prima Venir m Italia.
Nel medefimo cap.
VSOpole parole. E tengono ancorai Puglie fi quella	eglialtri
Italiani in quella parte,doue danno mondualdo, ouero in Volgare mano-baldo alle donne quando sobbrìgano in alcun contratto,efu buona,egiufla.
Nell’ifteflo libro cap. 9. Come Eraco Re di Puglia, &c.
JA Opo le par ole,egli,e la mogie, e figliuoli	e pafiò oltremare co
tra Saracmi,e pagani per la nofira fede Crifiiana fece di grandi, e nobili cofe con gran vittoria contro a Cofdre l{e di Terfia, e diliberò di prigione i Crifiiani di Gerufalem, e di Sofia prefi per lo detto Cofdre, e racquifiò la Santa Croce di Criflo, che l detto BpdiPerfia haueua tolta di Gerufalem per difetto di Cfifliam, e però s ordinò per fanta Chie/a la fetta dell'Efal-ta^one dellafanta Croce.
Nel medefimo cap. 9.
D Opo le parole, e oltre aciò	tornato d’oltremare il detto Eraco.
Nel medefimo cap,
D le?a™l€' alch’elIi	in grolia mondana.
£ in quefii tempi fi tornò di prima lo/tormento della campana per vn ^n n z maeftro