,, a . J ),„,„•-,„„„,„ A,,? ,u minta della S. de R. Maconnaises vincitrice dellaìgara, Il due di punta dell' Armida, ^classificata nella gara « Duca d'Aosta s. ^^ _ ^Lapiipaggio due di punta d'Aosta, (seniores.. eiebi gomme PIH Ella tal FU AT per TORINO Ditta PASCHETTA Via Santa Teresa angolo Via Genova. dine addosso ; e la sua biografia è una narrazione continua di viaggi in Italia, Germania, Russia, Olanda ed Inghilterra; Ugo Foscolo, irrequieto per esuberanza d'ingegno, era famosissimo nel pugilato e schermitore violento; Bismarck e Grad- atone, nelle loro (Tenute vaste come parchi, si di- lettavano a spaccar legna ed a coltivare la terra; Zola era ciclista: l'autore di Bel Ami e di Une Vie, possedeva un yacht col quale correva in cro- ciera pei mari; anche Goethe era impenitente cacciatore di selvaggina e di donne... Tolstoi fu robustissimo cavaliere, ed un ritratto lo rappresenta con la mano sulla stregola dell'a- ratro,mentre il solco s'apre, lungo e diritto, dietro i suoi passi. Le Regate Internazionali di Torino ^ LA STAMPA SPORTIVA 8 (29-3 O giugno). Si dice che l'affluenza del pubblico costituisca il miglior coefficiente di successo per uno spet- tacolo sportivo: Be così è, noi siamo lièti di rico- noscere il pieno e incontrastato successo delle Re- gate Internazionali di Torino. Molto sole, molta folla, nn simpatico accani- mento nei participanti alle corse, nno schietto entusiasmo negli saettatori, ecco in poche parole la cronaca delle due giornate di regate. L'interesse sollevato dalla partecipazione di va- lenti equipaggi esteri, il gran numero di iscritti alle varie gare, le previsioni di lotte accanite fra i campioni delle diverse nazioni, ed infine l'effi- cace propaganda fatta in prò della riunione dal Comitato ordinatore, tutto ciò fece il miracolo di popolare le rive del Po di una folla enorme, come da lunghi anni non si vedeva più alle manifesta- zioni del canottaggio torinese. Dal lato tecnico l'esito delle regate fu pure sod- disfacente, benché parecchie Società che da tempo avevano promesso il loro intervento, si siano ri- tirate all'ultimo momento. La ricchezza dei premi e la forte somma asse- gnata come indennità di trasferta ai concorrenti, fece per nn momento sperare nella partecipazione degli equipaggi di Gand e di Venezia, detentori di diversi campionati europei : la riunione avrebbe così assunto l'importanza di un vero criterium internazionale, ed i vincitori delle varie corse si sarebbero messi in buona luce per i rispettivi campionati nazionali e per i campionati d'Europa. Invece lo Sport Nautique di Gand e la Querini di Venezia preferirono astenersi, e con essi si astennevo altri equipaggi di molto valore, come l'Otto Misto di Parigi e lo sculler svizzero Stokly. La partecipazione nazionale fu pure relativa- mente scarsa: Si astennero ad esempio, gli eccel- lenti equipaggi Seniores dell'Amene di Roma, della Bario di Como e di Livorno, di qnelle so- cietà insomma, che sono sempre ai primi posti nelle classifiche dei Campionati d'Italia. Le altre Società invece, all'infuori della Bucin- toro di Venezia, si presentarono alcune con equi- paggi raccogliticci o messi insieme all'ultimo mo- mento, altre con una preparazione così deficiente, da far dubitare s« davvero tali Società avessero coscienza delle difficoltà di una grande riunione internaziònale. Così fu che in parecchie co-se, dove la vittoria avrebbe potato essere nostra, Le regate internazionali di Torino. vedemmo invece al primo posto gli equipaggi stranieri. Venuta a mancare la partecipazione svizzera col ritiro del Politechniker Club di Zurigo, la Francia, delle nazioni estere, fu quella che pre- sentò il maggior numero di equipaggi. In alcune corse gli equipaggi francesi soverchiarono come numero gli italiani. Ad esempio, nella gara a quattro vogatori seniores, vedemmo allineati in finale, tre equipaggi francesi contro uno solo ita- liano, il quale però, è bene dirlo subito, fu il vincitore. . In totale, la Francia si presentò in nudici corse, vincendo cinque primi, un secondo e quattro terzi premi, risultato molto lusinghiero, se si ri- flette che non tutti gli equipaggi presentati erano di primo ordine. Il Belgio si presentò in tre corse, ne vinse una, qnella a quattro juniores, fu eliminato, nella seconda a otto seniores e abbandonò nella terza doublé seull seniores. Delle Società italiane la Bucintoro di Venezia presentò equipaggi ammirabili sotto il doppio rispetto della forza fisica e della preparazione e vi tagliò veramente la parte del leone con cinque vittoiie su sei corse disputate. Questa gloriosa Società fu viucitrice della più importante fra tutte le corse in programma, qnella a otto vogatori seniores per la Coppa del Il pubblico al traguardo d'arrivo. . (Fot. cav. Zoppis - Torino). Re. Questa corsa, svoltasi fra l'entusiasmo inde- scrivibile dpi pubblico, fu la più disputata di tutta la riunione e vale la pena di parlarne nn po' diffusamente. Nelle prove eliminatorie si piazzarono per la finale le Società Cerea di Torino, Bucintoro di Venezia e Bowing Club di Cislillon. Nella deci- siva la corsa fu disputata con accanimento raro »» e la vittoria ondeggiò indecisa fra i tre equi- paggi fin sul traguardo. Fu solamente negli ultimi duecento metri che il poderoso otto vene- ziano,con nno sforzo sovrumano, irresistibile, potè passare in testa e vincere per tre secondi. Fu un momento indimenticabile. Gli scettici, 1 . quali non credono che il canottaggio possa essere mai uno sport popolare, dovrebbero assistere qualche volta all'arrivo di regate così contra- state. I giovani specialmente, gli adolescenti entu- siasti che si affacciano alla vita, possono forse non sentirsi scossi allo spettacolo di quelle lotte leali, combattute per far trionfare il nome d'una Società e non per intascare un corrispettivo me- tallico, possono forse non ammirare le agili im- barcazioni filanti sul fiume placido sotto il cielo w fiammeggiante di giugno, mentre i vogatori lot- tano con accanimento, sordi e insensibili agli urli della folla, alle acclamazioni degli amici, agli accenti squillanti della musica che li incita «