LA STAMPA SFOLTI VA
Il Giro Ciclistico di Lombardia
per dijettanti
La vittoria della Fiat.
Il primaverile Giro ciclistico di Lombardia ha
assunto in questo suo primo anno di disputa la
caratteristica di un vero derby di stagione fra
dilettanti.
Infatti tutti i migliori corridori... per quest'anno
nella categoria dei puri, si allinearono la mattina
di sabato della scorsa settimana allo starting di
Bergamo.
E di essi, sui 160 inscritti, ben 125 presero la
partenza sotto un cielo minaccioso e con le strade
divenute in certi punti veramente impraticabili
in seguito alle abbondanti pioggie che avevano
preceduto il giorno della corsa. Ben presto vi fu-
rono le inevitabili vittime della strada, che dovet-
tero abbandonare in seguito a cadute. Così il
Natale Bosco di Torino, Pangeri, Riccabella, Cos-
sani ed altri sfortunati.
Dopo pochi chilometri dall'inizio delia corsa, a
Seriate, quando i corridori cominciano a famiglia-
rizzare colle pessime strade, prende la testa il
bergamasco Fasoli, seguito da un gruppo compatto.
I torinesi, che sono numerosi, marciano assai
bene, e tra essi primo fra tutti è il Gremo, che a
sua volta prende la testa tentando di avvantag-
giare sul gruppo.
.Un'altra caduta, che mette fuori combattimento
qualche altro corridore, avviene alle porte di Mi-
lano, dove a quel controllo il gruppo di testa ar-
riva guidato da Dellavalle, seguito a ruota da
Gremo, Torricelli, Nava, Camillo Bertarelli, Bolzi
e tre o quattro altri.
A questo punto la corsa pare avere già assunto
la sua lisonomia definitiva, e la lotta restringersi
fra i componenti il primo gruppo, in vantaggio di
qualche minuto sugli inseguitori.
Subito dopo Milano Caldaràsi stacca dal gruppo
di testa. I corridori l'inseguono sotto il viale di
Monza. E qui avviene un fatto veramente impres-
sionante. 11 viale è completamente cosparso di
grossi chiodi. Di questo fatto approfittano quelli
che erano in testa, che avvantaggiano così a
pa^sso veloce. In questo gruppo di fuggitivi sono
Bonalanza, Gremo, Molino, Calzolari, Grassi, Sa-
baini e Giuliani: tutti imprecano ai teppisti che
hanno "tentato rovinare questa splendida eorsa.
Presso Varese, alla salita della Marcolina, il
gruppo di testa risulta -così composto: Molino,
Bisio, Milioni, Bertarelli, Gremo, Sabaini. A Va-
rese giunge primo Prada, il più giovane dei cor-
ridori,; seguito da Bertarelli, Molino e Lonati.
Gremo era stato raggiunto da Sabaini, Bonalanza,
Bertarelli ed altri ritardatari per aver sofferto
Il Giro di Lombardia per dilettanti. —
Il Giro di Lombardia per dilettanti. —
loro andatura ed alcuni di essi devono anzi scen-
dere di macchina. Ad un certo punto Prada, che
è il più giovane dei corridori, tenta una fuga, e
pedalando rabbiosamente distanzia i compagni di
una cinquantina di metri, ma Bertarelli, Gremo,
Bonalanza ed altri non vogliono dargli partita
vinta, e lo inseguono e io raggiungono, e tutti
procedono allora ad Un passo moderato verso
Erba.
A Lecco sono in testa Bonalanza, Gremo, Ber-
tarelli ed alcuni altri, che filano a passo mode-
rato verso Bergamo. A Calolzio (Km. 203) Lonati
e Bonalanza sono obbligati ad abbandonare mo-
mentaneamente il gruppo di testa per i soliti
incidenti di strada. A Pontida il gruppo si accresce
di una unità : è il Caldera, che si era ritirato a
Saronno, ma che poi per vie traverse e con dif-
ferenti mezzi di locomozione, era riuscito a rag-
giungere il gruppo di testa (egli venne poi squa-
lificato).
Il traguardo d'arrivo era stato fissato a Valtesse,
dove prima di mezzogiorno una grande folla si
era addensata al punto di arrivo, assumendo le
proporzioni di una vera fiumana, che non si sa-
peva più come arginare. Il servizio d'ordine era
però meravigliosamente organizzato.
Alle ore 17,3, con un forte ritardo sul tempo
previsto, arriva il primo corridore.
E' Gremo che taglia il traguardo seguito a tre
macchine da Bertarelli Camillo, di Milano. Arri-
vano stanchissimi ed in istato pietoso. Gli ultimi
trenta chilometri vennero fatti lentissimamente.
Terzo è arrivato Caldera; 4. Bonalanza, di Le-
gnano; 5. Molino, di Asti ; 6. Vacchino Domenico,
di Acqui, un ragazzo di 17 anni. Quande'gli scende
di macchina, si slancia nelle braccia della madre
che lo attendeva ansiosa e che lo bacia, mentre
la folla, commossa, gli fa una vera ovazione;
7. Miglioni; 8. Prada; 9. Lonati; 10. Sabaini;
11.	Fasoli, che è accolto da scroscianti applausi ;
12._	Cellerino Mario, di Alessandria; 13. Molon
Luigi, di Padova, a ruota ; 14. Modotti Attilio, di
Udine; 15. Bisio Luigi, di Serra valle Scrivia;
16. Gordoni Guido, di Bergamo; 17 Colombani
Angelo, di Bergamo ; 18. Rizieri Capnelli, di Albis-
sola; 19. Pifferi Giuseppe, di Roma; 20. Gatti
Ernesto, di Milano; 21. Merlini Olimpio, di Mi-
lano; 22. Colombo Anselmo di Milano; 23. Pasina
Enea, di Monza; 24. Marchino Lodovico, di Asti;
25. Bertarelli Attilio, di Milano; 26.Chiorda Moris,
di Bergamo; 27. Quaglia Pietro, di Nizza Mon-
ferrato; 28. Carpaneto Giuseppe, di Serra valle;
29. Grassi Aurelio, di Precotto; 30. Forlani An-
gelo, di Bergamo; 31. Battistini Pietro, di Ra-
venna; 32. Morini Samuele, di Bergamo; 33. Palea
Riccardo, di Milano; 34. Rossi Gino, di Peschiera;
35. Rolandino Vincenzo, di Serravalle; 36. Zuolo
Giuseppe, di Milano; 37. Bolsi Mario, di Borgo
San Donnino; 38. Prato Antonio, di Torino;
39. Zanella Francesco, di Padova; 40. Turconi
Angelo, di Cislago.
Fu quindi un trionfo completamente torinese,
Punzonatura delle macchine allo Sport-Olub di Bergamo.
(Fot. Strazza Giovanni - Milano).
ripetutamente di forature di palmers. Ritardatario
è pure Fasoli, provato anche lui dalla disdetta,
benché avesse dimostrato di avere tutte le buone
qualità per vincere questa corsa.
Verso Como le strade sono ottime, così la corsa
si svolge in condizioni favorevolissime. A quattro
chilometri da Como Fasoli, che aveva quasi rag-
giunto il gruppo di testa, è nuovamente a terra
per la settima volta, per una foratura di gomme.
E' una circostanza molto significativa quella che
Fasoli tragga sempre dalle sue gomme dei chiodi !
Egli impreca contro la sorte che oggi gli è vera-
mente avversa. A Como passa primo Prada, se-
guito da Molino, Gremo, Bertarelli, Lonati, Bona-
lanza, ed altri, che tra gli applausi di una folla
veramente enorme, cominciano il doloroso calvario
della corsa, e cioè la salita della Cappelletta.
Molti dei dilettanti non conoscevano la ripidità
di questa salita e si erano illusi di scalarla facil-
mente, ma all'atto pratico devono moderare la
Riunione e partenza da Bergamo.
(Fot. Strazza Giovanni - Milano).
FABBRICA TORINESE PNEUMATICI