SUL MOTO DE’ FIUMI.       337.
    una minore, ec. dico, che ficcome. l’errore al creicele della velocità del fiume è in difetto, e nel calare della velocità del fiume è in ecceffo, dandoli parecchj di tali errori nel tratto dello fperimento perchè all’ uno in difetto dee fucce-derne un altro in eccello, dovrà accadere che 1 uno compenfi l’altro di mano in mano, co-ficche alla fine dello fperimento 1’ errore totale fia tuttavia tenue , e tralcurabile .
         93- Per fare poi comprendere , come ho promeiTo, che le mie alle ritrometriche devono edere molto ubbidienti ai moti dell’acqua, prima darò di quello una congettura forte dedotta dalla teoria, e poi verrò alla fperienza , e particolarmente ad uno sperimento immediato, e eh io giudico decifivo, fatto colle alle mede-lune . Pertanto fi metta, che una delle accennate alle galleggi verticale , e quieta in un’acqua {lagnante , e che il fuo centro di gravità cada appunto nel mezzo della parte fommerfa. Allora 1’ acqua concepifca a un tratto una velocità orizzontale , ed eguale in superficie , e fotto la fuperficie . In tal cafo fi potrà confiderai l’azione dell’acqua corrente contro l’afta come raccolta nel punto di mezzo della detta parce fommerfa, E perchè nel medefimo punto cade anche incentro di gravità dell’afta, ne viene , com’ è noto , che l’afta fi muoverà fempre parallela a feftelfa, e perciò verticale. Ea velocità dell’ acqua fi dica 5=5 c, e la velo-