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La partenza del match Barry-Durnan. —['.Nel medaglione:111 canadese Lurnan.
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L'arrivo del match fra Vinglese Barry, campione del mondo, g^^vZflZ tacche la latto per 16 lunghezze il campione canadese.
LO SPORT IN GIRO
Un ricordo per la storia e per il nostro marti-
rologio.
Ecco quanto pubblicò il New York Herald sulla
morte dell'aviatore Latham:
* « Il 25 giugno, alle 7 del mattino, Latham si tro-
vava sulla riva destra del Chiari e presso le cascate
di Gayes, al confluente del Bar Selamand. — Io
solo — racconta un indigeno — lo accompagnavo.
Già da un'ora la caccia procedeva benissimo. La-
tham aveva già colpito un enorme rinoceronte;
ma al secondo colpo il facile gli scoppiò in mano.
Allora, presa la mia carabina, finì l'animale. Fu
in quel momento, mentre egli si curvava sull'ani-
male ucciso, che dietro a sè si presentò minac-
cioso un bufalo rimasto fino allora coricato fra
le alte erbe.
« Senza perdere per un istante il suo sangue
freddo, Latham scavalcò d'un salto il corpo del
rinoceronte, mise un ginocchio a terra e sparò sul
bufalo. Lo colpì alla fronte, ma solo leggermente.
Furioso, allora l'animale si precipitò sul caccia-
tore, colpendolo con una terribile cornata e get-
tandolo in aria tre volte consecutive. Latham non
gettò che nn solo grido e ricadde morto. Il suo
cadavere fu ricondotto al Fort Archambault, dove
i funerali ebbero luogo il 26 giugno >>.
L'aviatore Giorgio Beatty, un campione del-
l'aria celebre in America, fu messo in contrav-
venzione giorni addietro mentre attraversava
New-York in automobile, per eccesso di velocità.
Manco a dirlo Beatty andò al tribunale di po-
lizia volando col suo biplano. Egli si difese argo-
mentando sa quella che si chiama in America la
deformazione professionale, vale a dire affermò
che un aviatore uso ai voli vertiginosi non ha
lo stesso senso della velocità che potrebbe avere
un comune mortale, per esempio un volgare au-
tomobilista. L'aviatore, spingendo l'automobile a
corsa pazza, aveva dimenticato di trovarsi sulla
terra, per ricordarsi soltanto di avere fra le mani
il volante d', una macchina capace di velocità. Il
giudice non si lasciò convincere e condannò
Beatty a pagare 250 lire di multa. L'aviatore pagò,
e invitò quindi il giudice ad accompagnarlo in
una scorribanda aerea per convincerlo del parti-
colare senso della velocità che è appannaggio degli
aviatori. Il giudice saggiamente rifiutò allegando
il pericolo che potrebbe correre nn magistrato che
mettesse la saa vita nelle mani dell'uomo che ha
condannato, ma, vedendo allontanarsi Beatty come
una freccia per le vie dell'aria esclamò: aveva
ragione 1
***
Fortune che capitano di rado. La tolgo di peso
da un giornale milanese :
« Investito dal corridore Gaietti. — Ieri sera pas-
sava pel piazzale Ticinese, pedalando velocemente,
Paolo Colombo, di anni 22, abitante in via Leo-






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