6	LA S1AM1A SPORTIVA
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LeUgare <311 sitila Courmayeur.
Dall'alto in basso: Partenza della gara di resistenza seniores. 3— Partenza della corsa dei ragazzi. — Partenza
della gara militari.	(Fot. Brocherel - Aosta).
Io lisa del ni Consiglio Superiore
dell'Educazione Fisica
L'Educazione fisica dei fanciulli.
Erberto Spencer, l'illustre sociologo quanto
valoroso pedagogista, e ardente propugnatore
della educazione fisica, nel suo libro L'Educazione
fisica, intellettuale e morale, piccolo di mole ma
denso di varia e profonda dottrina, ha scritto:
« La principale condizione per riuscire nel
mondo, disse già un uomo di spirito, è quella di
essere un buon animale; e la prima condizione
di nazionale prosperità, è che la razione sia co-
stituita di buoni animali; perchè se dalla forza
fisica e dall'ardimento dei soldati dipendono in
guerra spesse volte le vittorie dai vigor fisico dei
produttori dipende in gran parte il primo successo
anche nelle lotte industriali ».
Le grandi naz oni han g à provveduto da molto
tempo all'incremento dell'educazione fisica, ed
anche in Italia la necessità di essa è oggi univer-
salmente riconosciuta.
Così, mentre pochi anni fa, parlare ad uno stu-
dente universitario o liceale di esercizi sportivi
era quasi offenderlo, oggi i nostri bravi studenti,
siccome quelli delle università estere, si dànno
con ardore al ciclismo, all'alpinismo, al nuoto, al
canottaggio, alla scherma e a tutti quegli sporte
insomma che tornano loro di considerevole van-
taggio, data specialmente la vita sedentaria alla
quale essi sono costretti, e la grande occupazione
intellettuale.
Ma se nei giovani vi è questo benefico risveglio,
non si può dire lo stesso dei fanciulli.
àd essi, data la costituzione fisica ancor debole
ed in via di formazione e di sviluppo non con-
vengono gli esercizi sportivi che richiedono molto
sforzo muscolare, né la ginnastica delle scuole è
sufficiente e sempre atta allo scopo. In parecchi
istituti vige ancora il falso sistema della ginna-
stica fra i banchi; gli alunni, restando sempre
chiusi nella classe ove circola un'aria scarsa di
ossigeno e abbondante di tutti i prodotti della
respirazione, al comando del maestro, si alzano,
si seggono, e fanno altri movimenti, come tante
marionette, e sempre fra i banchi, sollevando un
nuvolo di polvere con quanto beneficio dei pol-
moni c'è da immaginarselo.
La ginnastica eseguita all'aperto è ottima, ma
con la precisione dei movimenti obbliga il fan-
ciullo ad una certa attenzione, che va considerata
come lavoro mentale; perciò sarebbe necessario
attuarla assai spesso colla corsa libera, col gioco
del cerchio, delle bocce, del volano, col far pre-
valere insomma i movimenti liberi, dei quali il
fanciullo tanto si diletta e che tanto beneficio gli
arrecano.
E in molte famiglie, come si cura l'educazione
fisica?
Se il fanciullo corre, gli si grida : Piano, piano,
puoi cadere!; se va a giocare in giardino: sta
fermo; t'insudici l'abito!
E così i poveri bimbi, che hanno bisogno del-
l'aria e del moto come del pane, sono condannati
alla semi-immobilità, e vengono su deboli, timidi
e inceppati.
Del resto, purché un fanciullo studi il latino e
sappia il teorema di Pitagora a nove o dieci anni,
molti genitori, animati da un meschino quanto
dannoso orgoglio, non si preoccupano se egli fa
vita troppo sedentaria, e se è poco robusto.
« Purché studii, essi dicono, crescerà poi col
tempo ».
Il pallido cantore della ginestra scriveva:
« Io mi sono rovinato con Bette anni di studio
matto e disperatissimo, in quei primo tempo che
mi andava formando e si doveva assodare la mia
complessione ».
Queste parole racchiudono un saggio ammae-
stramento avvalorato dalla più triste esperienza.
Se la grande anima del poeta fosse stata con-
giunta ad un corpo sano quanto meno infelice e
forse quanto più grande egli non sarebbe stato !
Lo Spencer, che chiama la conservazione della
salute moralità fisica, dice :
« Ogni danno volontariamente recato alla salute
è un peccato fisico, e quando ciò saià un convin-
cimento generale, allora, ma soltanto allora, forse,
l'educazione fisica della gioventù sarà, siccome
merita, curata con attenzione ed amore ».
Nel rallegrarci dello'slancio col quale la nostra
gioventù studiosa si dà agli esercizii sportivi, non
dimentichiamo di migliorare l'educazione fisica
dei fancinlli nella prima età, non cessiamo di
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