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LA STAMPA SPORTIVA
V equitazione in Italia. — Un salto a briglie sciolte.
(Fot. Guamieri - Genova).
STILE MODERNO
La posizione del fantino americano (non parliamo della posi-
zione finanziaria) è superiore alla posizione del fantino inglese, è
questa una cosa stabilita. Ma, siccome il metodo di monta ame-
ricana non si limita a tenere i ginocchi aiti, 'le redini corte, il
corpo sull'incollatura ed il tronco sospeso ; siccome vi sono altre
nozioni elementari e preziose, delie questioni di mano, di cono-
scenza del treno, non si può domaudare oggi, senza bestemmiare,
senza mostrarsi sacrileghi, se gli americani hanno inventato una
nuova scienza della corsa, oppure se essi non hanno fatto che
scoprire una maniera di alleggiamento, ed infine se la loro ve-
nuta sia un beneficio generale.
Per quanto riguarda la mano, punto che ha un'importanza
capitale, secondo noi è fuor di dubbio che la scuola americana
obbliga ad un tatto e ad una leggierezza della quale la scuola
inglese sembra essersi poco preoccupata. Noi non diciamo certa-
mente che Fordham, Archer o T. Lane non avessero il « senti-
mento della bocca », ma crediamo che essi non l'hanno posseduto
che in una misura relativa ed assolutamente inferiore a quello
degli artisti americani.
Un mattino, assistendo alla passeggiata dei cavalli di una
PNEUMATICI TEDESCHI MIGLIORI

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ii giuoco del Polo a cavallo. — Il campionato del mondo. — La squadra inglese (soccombente) in allenamento.
Le esercitazioni al Trotter
al salto. — Un cavallino del
serpente e la finezza
della volpe valevano
meglio della forza del
coccodrillo. La regola-
rità delle vittorie si
trovò tale che si pote-
rono augurare dei giorni
felici. Ora che tutto il
mondo della frusta è
diventato americano, o
simile, noi ci ritroviamo
come à la merci delle
buone e cattive ispira-
zioni, delle buone e cat-
tive disposizioni, della
forma, della vena, della
superiorità più o meno
marcata degli uni sugli
altri, della ricchezza di
questi, dell' accortezza
di quegli, di tutti i colpi
e di tutti gli smacchi
che costano abbastanza
grande scuderia americana, l'allenatore ci fece fare un'osserva-
zione interessante riguardo alla mano degli uomini. Isolando la
tenta dei cavalli, era facile riconoscere, dal modo con cui l'ani-
male giuocava col suo morso e portava la testa allegramente e
liberamente, quale era montato alla nuova maniera e quale lo
era all'antica. Non abbiamo bisogno di dire che la constatazione
era interamente favorevole agli americani. Aggiungeremo che
essi maneggiavano meglio i loro cavalli, che questi sembravano
più docili e più calmi, che le ingroppate non testimoniavano
che un po' di allegria.
In seguito, abbiamo assistito a dei galoppi cronometrati, nei
quali montavano dei semplici apprendisti, ed abbiamo potuto
constatare con quale precisione essi coprivano la distanza nel
tempo indicato. Infine, l'esercizio testimoniava della ricerca di
una quantità di cose assennate. Tutto ciò è bello e buono; gli
inglesi sono del tutto scomparsi o quasi ; ma il pubblico, dopo
un momento di engouement per la novità, si domanda quello che
ha guadagnato da questa grande rivoluzione, poiché noi abbiamo
sorprese, colpi duri e delusioni come per il passato, e le stesse
due grandi prove classiche non hanno fornito quella ammirabile
regolarità della quale ci si era un po' troppo presto rallegrati ;
Yinicius non avrebbe egli dovuto essere davanti a Ex-Voto, e
Caius davanti a Quo Yadis?
Allorquando gli americani, in numero di tre o quattro dap-
prima, si sono trovati alle prese coi vecchi campioni della frusta
che noi avevamo da opporre loro, noi vedemmo che l'astuzia del
Il marchese Principe Centurione, padre.
(Fot. Guarmeri - Genova).