BENIGNI LETTORI £ bene io so, che ninna neceffità ha po-tufo confiringermi a lafciar * che fi ftampi quello libro 2 e perciò non fpc ro* che ninna fcufa debba valermi : poi che io con molte imperfettioni *che fo no anche conofciute da me * thabbia lafciato imprì* mere : mi gioua nondimeno diruene qui alcune di quelle 9 che più notabili io vifcorgo dentro* e di narrami alcuna circonflan'ga , che, d mio gindicio * le può in qualche parte difenderei. ‘Primieramente i Ragionamenti fono qua fi tutti si lunghi * che non è poffibile * che nello/patio d’vn'horaf il quale ordinariamente fi fuol concedere à chi parla in publico) fi fiano nè anche prccipitofamente recitati , non che oratoriamente con impresone * e forga->. sAp-prefio * quando fù di meftieri per la dichiaratone d'vn luogo ad apportare varie opinioni di Dottori* pare fatto troppo fottilmente * ò almeno con modo più conueniente alla cathedra* che al pergamo ; e piu atto ad ìnfegnar dottrina * che dettar diuotione • Di più* le quefiioni alle volte paiono tiratea i luoghi per volerle dire* non per neceffità che ui fojfe*ma fono parole fouercbie * e trattate con modo più fica-laftico, che oratorio. Aggiungete : di molti ragionamenti i fini fono affai freddi* e fen^a quei mouimen-li d'affetti* che fi conuengono à quel luogo . Finalmente (quello che più importa) hauendo io nel primo ragionamento promeffo di attendere più alla di-uotione, chetila dottrina 5 nella maggior parte degli a 3 altri