ragiona me n to - SECONDO. NO ditto egfejjus e fi le pi cum di-fc^H^s faìs trans torrente^ Cedron feci, H K darn confuetùdinem in monterà Oliua-f| y rum, & venit in willam, qu& dicitur gfeg? Getfemani, whi erat hortus,in quem in* tfoiùitipfè) & dijcipuli. Luc.zz. Matth.i^. Màr.14. ; Iòan.18. . t . Ècco, che pur comincia , ò Milano,il più graue,il ■ Circo»’ più ihiquo,ii più difficile,e più duro viaggio,che paf fìaze del fo di'viandante, ò.pie di peregrino calpeflraffe già ( d?gchrj- maiip'oiche, fedi lui, & il tempo ,& il luogo, el a© ali*- mezo , Gl ftne> andiamo raccogliendo i Tempo è . hoxto, vrì’-ofcura nò'tte,luogo Vna profonda valle, mezo vii vhWcura nò'tte,luogo Vna profonda valle, mezo vii torrènte pietrofo , effine vn’erto, vn faticofo, &T ifcocefò monte,che era dopò cena, e per confeguen-za di notte, quando Chriilo vici, quello l’accenna* S.Mar. S.lo.iS. S.Lu.zz. nomiti gii Euangelifti, che per la valle fra Oli lieto y e Sione egli fi pofe à carni ilare : Quello lo’mo-s.Mat.25 ftranoeS.Mattheo, eS. Marco, e gli altri: che e* c Mar- gli pafsò il torrente Cédrone, quello lo dice S. Gio* uanni: che egli fall nell’Oliueto, quello lo fcriuc San Luca», * E fe tu per ifcemare quelle miferic, mi dici,che pur da allegrezze cominciò il viaggio, poi-s.Mat.26 che S.Mattheo, e S. Marco dicono: Himnodittoi S.Mar. e che in giardini , & Borii fini : perche dice S. Gio. sìoais. ^^etathortui t in qìiem introiuit ipfe, & difiipuli eius; concedo volontieri, che da canti cominciò, 8c inhorti terminò, ma.concedi tu à me ancora»,, che quanto al canto: anco il Cigno più dolcemente canta, quando-è più vicino à morire: e quanto all’horto Morto concedimi che in quell’horto il delitiarc fu agoniza prcùofo. re, il palleggiare fu con le ginocchia, l.crecreationi furono Morto