§. XXXVI. Quella maggior mollezza del cuore negli ani* mali a fangue freddo non considerata forfè quanto fi doveva per 1’intelligenza di alcuni fenomeni ho dato luogo ad un altro errore, in cui fon caduti uomini dottiilimi e diligenti offervatori, cioè che nelle Anguille, nelle Teftuggini, e nelle Lumache l’apice del cuore fi Scotti dalla fua bafe, quando il cuore fi contrae. In una Operetta pubblicata molti anni addietro, fopra la Senfitività , e Irratibilità degli animali, tradotta in Francefe, e ftampata in Lofanna, avevo rilevato fin d’ allora che a torto fi era voluto eccettuar quegli animali dalle leggi comuni di tutti gli altri, e avevo adeguato la vera forgen te di quell’ errore neh mio MS. mandato là da un mio amico , ma mutilato in qualche parte e mal copiato» Avevo dunque offervato che quando fi colloca un’ Anguilla in modo che la punta del cuore peli fopra della bafe, il cuore fi allungava nel la fua fittole, onde la punta fi fiottava dalla bafe. Lo fletto fuccede ancora nelle Teftuggini, e in àlq tri- | jj g J yj ,] il n 5 I J i | f | i 1