230 Quell’ ultimo appena ebbe un tumore fenfibile . L’altro ebbe un groflo tumore , e i medefimi /intorni del primo . Due giorni appreso fi aprì da me quello che compariva fano e lenza malo re . Trovai che il tefluto cellulare era un poco inTanguinato, con alcuni travafamenti di umori , ma il tutto leggiermente . Non appariva in mo do alcuno che quell’ animale potefie morir di veleno . Egli era vigorofo , mangiava , correva da fano , mentre 1* altro in termini di 4. ore era in uno fiato tutto contrario . Simili fperienze lafciano Tempre qualche dub bio, che il veleno non fiali comunicato alle par ti incife 5 cioè agli orli della pelle. Si cercarono da me diverfi mezzi di far nuovi efperimenti per ufcir da quello dubbio ; ma trovai Tempre altre difficoltà, e qualche equivoco ne* riluttati^ leguente . Tagliai un gran pezzo di pelle fui dorfo di un porco d’ India . Seccai bene il telfuto cellu lare , e vi polì fopra due gocce di veleno . La porzione di pelle firappata circolarmente, aveva più di un pollice di diametro . Difiefi il veleno fui telfuto cellulare in uno fpazio di tre linee in giro, ed egualmente difiante dalla pelle , per tute' i lati. Il telfuto cellulare diventò nero come 1’ inchiofìro in meno di lei ore . In termine di dodici ore fi coprì di un’ eTcara . Nondimeno f anima le non morì , benché avelfe 1’efcara 22. giorni Si ripetè da me quella fperienza fopra fei pic elo-