7 LA STAMPA SPORTIVA Coleottero aperto. REJNA ZANARDINI - FARI e FANALI per Automobili CATALOGO A RICHIESTA Coleottero chioso. w m Le grandi prove cic'istii he di 1 1914, Dopo un pazzo inseguimento durato 10 chilometri, il secondo plotone rag- fuggire dal gruppo di testa. si apprese la vera ragione del tumulto, i cavalieri nominati in quel momento ebbero il nome di ca- valieri della lepre. Naturalmente la lepre può essere anche apportatrice di vitto- ia, se attraver- sando il campo di battaglia cerca rifugio nelle file del nemico. » * * Uno sportsman italiano che si fa onore è lo chauffeur Romano. Il corrispondente del Times dalla Francia settentrionale dedica una lettera alle avventure ed agli atti di valore di queBto intrepido nostro connazionale che attualmente trovasi al servizio dello stato maggiore britannico in Francia. Il Romano, dice il collega inglese, possiede tutta quella abilità meccanica che pare sia una dote naturale di alcuni italiani ed è arditissimo. Le sue avventure sono molte, ma la la più movimentata fu certamente questa. Un giorno l'automobile col suo prezioso carico piombò a Clermont, proprio nel mezzo di un quartier generale tedesco. Uno stormo d'ulani lo circondò subito minacciando di trafiggere a colpi di lancia ufficiali e chauffeur se non si arrendevano. E Ro- mano avviò tranquillamente la vettura dove vol- lero gli ulani. Gli ufficiali gli avevano snsurrato in inglese: andiamocene. Le strade intorno a Clermont sono ripide. L'automobile procedeva lentamente in salita, con la sua scorta di ulani. Ma ecco una svolta propizia. D'un colpo Romano sterza, mette il motore alla terza velocità, apre lo scappamento, e via sotto il naso degli ulani attoniti. Dopo qualche metro, quarta velocità e l'automobile filava a più. di 100 all'ora, mentre gli ulani, riavutisi dalla sorpresa, sparavano indarno le loro carabine contro i fuggiaschi. Erpl. II tributo dello sport alla guerra Sotto il titolo «Resurrezioni», VAuto pubblica le seguenti informazioni su alcuni campioni ci- clisti che erano stati annunciati come morti in guerra. Thys, che è riuscito a fuggire da Bruxelles, si trova a Parigi. Egli non è soldato, ma, rispon- dendo all'appello del suo Governo, conta di par- tire al più presto. Anche Pelissier si trova a Parigi; non egli, ma un suo fratello rimase ferito. Francesco Faber, arruolatosi come volontario, è stato veduto a Bayonne sei giorni fa; egli stava per partire per la linea del fuoco. Vanhouwaert si trova a Calais al servizio dello Stato Maggiore belga e conduce una veloce e pe- tente automobile. Louis Heusghem, fatto prigioniero in un vio- lento combattimento presso Anversa, ha potuto evadere e si è rifugiato in Olanda. Era corsa voce che anche Tronsselier fosse stato ucciso in guerra, ma l'Auto annunzia ora che il campione ciclista gode perfetta salute e serve nell'esercito come motociclista. E' morto invece suo fratello Marins, corridore anch'egli conosciuto. I fratelli Tronsst-lier sono Bette e tutti e sette partecipano alla guerra. Degli altri campioni del pedale che si trovano sotto le armi si hanno queste notizie: Hourlier è addetto allo Stato Maggiore come chauffeur; Comes, rimasto ferito all'inizio della campagna, è guarito ed è di nuovo partito per il campo; attualmente è addetto come motociclista, allo Stato Maggiore. Pouchois, che era stato ferito, è guarito. Perehicot si trova a Bayonne come istrut- tore; Godivier, come ciclista è all'Havre. Il bordolese Luguet, che disputò l'ultima Milano- Sanremo, è stato ferito. Ma è già ripartito pel fronte. Tison, campione francese del lancio del peso, ha avuto il ventre attraversato da due proiet- tili. Il suo stato non è grave. Il foot boiler Jourde, del qua'e s'era annunciata la morte, è in buona salute. Il belga Swartenbroeck, della squadra na- zionale che giuoco allo Stadio di Torino, è stato ferito. Sino al 12 ottobre i fratelli Buysse e Vander- welde erano vivi, e risiedevano a Lovendengem, presso Gand. Di essi non si hanno ulteriori no- tizie. Gabriele Poulain non solo non è morto, ma mai riportò la minima ferita. Egli serve ora come mo- tociclista in un reggimento di fanteria coloniale. Quanto a Lapize, dopo essersi ingaggiato come motociclista, egli è diventato chauffeur del ge- nerale Foch, ed è più vivo e più ricciuto che mai. Luciano Petit Breton è attualmente a Parigi e conduce una vettura automobile per il servizio di intendenza. Emilio Friol è pure a Parigi in qualità di chauffeur. Ciupelandt è motociclista alla cinquantaduesiraa divisione di riserva ed è in buona salate. I fratelli Alavoine, Giovanni ed Enrico, sono entrambi in ottime condizioni: Gio- vanni è meccanico automobilista alla prima di- visione. ' Qrupelandt, campione di Francia 1914. " /[5 alla velocità di km. 38 e m. 16 all'ora. giunge Orupelandt ed Emilio Engel che erano r usciti a T le prime file dei francesi videro una lepre che veniva loro incontro saltellando. Essi cercarono di spingerla verso le file degli inglesi e a tal uopo si diedero a fare un chiasso indiavolato : per cui la retroguardia pensò che fosse già inco- minciata la battaglia. Alcuni scudieri si gettarono in fretta ai piedi del re supplicandolo di elevarli al grado di cavalieri, come era costume allora, quando una battaglia stava per cominciare. Quando