FRnflLl per CICLI
Figli di Silvio Santini - Ferrara
11	LA STAMPA SPORTIVA
I
rvenute, da un orecchio ed uscite dall'altro, e
'"con molto nostro dolore, perchè anche dal lato
' 'i-ale (e non vogliamo troppo mantenerci sull'ar-
mento anzi saltiamolo addirittura, salvo a ri-
cadérlo quando ci metterete con le spalle al
aro) siamo convinti, e siamo sicuri che riusci-
mmo » convincere anche voi, l'educazione fisica
, i ,rterebbe, come apporta per l'altro sesso, un
p.i'nndo e radicale mutamento e miglioramento.
'"<"-he cosa vorremmo noi predicatori istancabili
li mesta benedetta educazione fisico-sportiva alla
nule nessuno dovrebbe essere sottratto, ma tutti
-nvece dovrebbero essere obbligati? Vorremmo cbe
!" a, nna. a cominciare dalla piccola età, dedicasse
' Vi parte della sua esistenza all'acquisto dei mag-
ÌlV-i beni della creatura nata, quelli della salute e
i lì i forza. Ed è tantoppiù necessario, anzi indi-
,'jpnsabile, che ciò sia quando solo si voglia (e si
7 iieiisare c-he la donna è l'origine dell'umanità,
•I duella elle- deve far continuare la specie, e far sì
H, questa specie continuata, sia fori e. valida e
^J t - materialista! sento sussurrarmi da qualche
rullitela (oggi veramente i troppi belletti non ani-
.''„,tiono Più questi... pallori!) sognatrice ed im-
Vivi la lettrice di romanzi e novelle... a lieto fine...
u, i chiamateci come meglio vi aggrada, ma noi
! n i«tremo mai accomodare la nostra mente, ad
IL,,rilre perciò la nostra penna, al pensiero di
',„,.. umanità frolla e decadente, all'immagine di
,„.'., folla di esseri che vivono la vita senza cono-
avi • le intime soddisfazioni che solo la forza e la
■ihite ] io ssono concedere e largire. No, la vita si
vivi <-on i sensi e con i sentimenti, ma quando
onerii vogliono soverchiare quelli ne escono fuori i
l'iordi iioetini, i tisici da strapazzo e le donnine
,,ii nate come le bambolette di zucchero e di pasta.
i nessun di noi, anche quando volle scrivere il
,, «metto, la sua letterina piena di luna, di gon-
,l„l «li stelle, e di altre sciocchezzine da ginnasio,
aess'un di noi, riiieto, sognò di avere a compagna
ni donna malata, senza energia, senza salute,
[•ina forza, e quindi senza volontà.
Nella vita .bisogna distinguere bene esattamente
.niello che è il momento e quello che è la conti-
nui ,'i Oggi si può godere anche la compagnia di un
til». ideale che vi dia lo stesso piacere che vi dà
l'il-dstere ad una commedia... filosofica e pietosa,
tua se questo momento dovesse continuare voi man-
(lenste al diavolo commedia... ed attrice, perchè
ninnerò su voi stessi vi ordina di vivere la vera
vita lie non è fatta di malattie o di tristezze, ma
ili 1».riessere e di letizia.
E siamo d'accordo. Non mi dite di no, perchè al-
lora dovrei catalogarvi fra quelle che non vogliono
comprendere o non hanno più un grammo di fo-
sfo .. nel cervello per potermi comprendere.
Desto doiKi guerra, amatissime compagne, vi
lui fatto peggiorare. Voi conoscete la mia schiet-
te?./. «. ed a costo di farmi fischiare oggi, con la si-
rur. «a di essere applaudito domani, vi debbo dire
clic dolori della guerra avrebbero dovuto avere
mi effetto ben diverso sugli animi vostri. E ne
avete visto del sangue, e ne avete visti dei giovani
rovinati, massacrati, orrendamente mutilati ed
avi lo assistito o di presenza o col pensiero a speri
limoli così orrendamente crudeli, ed avete avuti
noti- i vostri occhi giornalmente la prova del quanto
valgi esser forti, esser sani, essere pronti ad ogni
più ìniiiensata sofferenza, ma tutto ciò a clic rasa
(• vito? Guardatevi attorno... e nello specchio.
In corti momenti'io penso che la guerra sia stata
fiitf a beneficio dei sarti, dei profumieri, dei fab-
bri, liti di sigarette.
Formiamoci? Sarà mai. possibile ora che il pre-
cipizio è raggiunto ed in molti casi ha quasi in-
giù ittlto chi non lo ha voluto vedere? Non mi (late
(i-i ".izzo se vi enuncio con la massima semplicità
die la salvezza io la vedo soltanto in una cura na-
fm.iV, fisiologica, nella cura applicata delle disci-
pline tisico-sportive.	.	. . . .
1 mine, venite con noi. Datevi agli esercìzi fisici,
orgiaizzate delle associazioni per fare una vita mi-
gli re, al sole, all'aria, alla luce. Ne creperanno
«li fame i profumieri, perchè il vostro viso sarà rosso
naUmilmente ed i vostri occhi brilleranno anche e
'li l'iii senza il pastello. Ne creperanno di fame le
bus: ie, le sarte troppo ricercatrici di strane mode,
i calzolài che vi ammazzano i
bei piedini così mal calzati,
Ih ,-hè il vostro corpo non dovrà chiedere che solo
Ibi sua naturale formazione la plasticità e la bel-
1-a. E ne creperanno di fame tanti altri impostori
'!•<■ vi hanno ridotta la vita ad un continuo affac-
o-i)-iarvi liei- ottenere ciò che si può avere con tanta
facilità e con mezzi così economici ed alla portata
di tutti.
" :v - -
La riunione al Velodromo Sempione
Il match dilettanti di velocità fra il Campione Bizzetto e Giorgetti, la nuova rivelazione
del dilettantismo italiano.	(Fot. Strazza - lastre Cappelli).
Devo finirla? Accennate ad esser un pò' persuasa
de' miei argomenti ed io lascio la penna e vado a
tirar calci al mio caro pallone, ass'eme alla mia
«bambina, al mio piccolo Franco, a quel diavoletto
di Mario, i miei prodotti che non conoscono altre
acque se non quella che vien giù dal robinetto; non
conoscono altri liellett.i se non quelli che loro elar-
giscono il sole, l'aria, il nuoto; non conoscono altre
acconciature se non quelle che lo sviluppo naturale
dei loro corpieini deliziosamente composti da madre
natura ha loro concesse.
I	vostri ocelli hanno fatto quel cenno. Posso
smetterla e la smetto; iterò esigo una promessa :
fate opera di propaganda di quanto vi ho detto,
trovate delle compagne che vi ascoltino, muovetevi
alla conquista del supremo bene, che è la salute e
la forza, e sarete le vere benemerite della società
umana avvenire.
II	mondo deve progredire, è il destino che lo im-
pone. Aiutiamo questo progresso onde esso avvenga
più presto e meglio che è possibile.
Statemi sana, chè questo solo è necessario per
godere la vita.
Vostro
RAFFAELE PEBRONE.
Milano, maggio 1920.
Nel mondo ciclìstico.
*	Al nuovo Velodromo di Bologna si è svolta la
terza riunione ciclistica. Il clou della giornata era
costituito dall'Americana a coppie su 56 Km. (140
giri di pista, con 7 traguardi). Una folla enorme
era accorsa per conoscere da vicino il campione
italiano GIrardengo che partecipava a questa gara.
L'americana è stata vinta dalla coppia Girardengo-
Mori con punti 26; 2. Dupuy-Godivier con punti 24;
3. Belloni-Azzini con punti 12 ; 4. Gardellin-Gorlaita
con punti 8. La gara ad inseguimento su Km. 6,400
è stata vinta da Girardengo, Corlaita, Annoili, Cal-
zolari che hanno battuto Relloni, Azzini, Ferrari,
Paride, Cocchi.
*	Nella corsa tier la copila Quaglia a Torino ar-
rivarono : 1. Chiosano Giorgio, de Ira Torino, alle
11,20, compiendo l'intero percorso in ore 3,11 ; 2. Gi-
natta II. (Virtus di Genova), a 7 metri ; 3. Vianoli,
(Palatino), a 20 metri; 4. Clemente (Ausonia), a
100 metri; 5. Bocci (IT. S. T.), a ruota; 6. Garino
C. (idem), a una macchina. Seguono altri in tempo
massimo. Organizzazione buona. Regolare l'arrivo.
La 26a Bordeaux-Parigi si è disputata per più di
metà iiercorso sotto la pioggia che ha resa più diffi-
cile la lunga prova. Diciotto corridori, acclamati
da una folla enorme partirono alle 19 di sabato da
Bordeaux nella località Quarto l'avillini. Il tempo
era superbo, ma divenne pessimo nella notte. Quan-
do il plotone dì testa composto da Enrico Pellssier,
Heusghem, Demun, Christophe, Mottiut, giunse alle
5,19 a Ohaterellault, a 268 chilometri da Bordeaux,
scoppiò un violentissimo uragano accompagnato da
pioggia torrenziale che non abbandonò i corridori
fino a Parigi.
A Versailles, ultimo controllo, Christophe passa
rame un bolide alle 16,25. Il campione che sembra
insensibile alla fatica, alla pioggia ed al fango pro-
segue con velocità indiavolata ed alle 16,41, coperti)
di fango, completamente irriconoscibile arriva al
velodromo del Parco dei Principi, dove compie i
quattro giri di pista ed un quinto giro d'onore re-
cando il tradizionale mazzo di fiori. Il vecchio cor-
ridore ha compiuto i 591 chilometri del percorso
in 21 ore, 33 minuti e 15", cioè con velocità media
di 31 chilometri e 488 metri all'ora. Diciannove
minuti dopo arriva Heusghem c-he ha impiegato
21 ore, 52 minuti e 39" ; 3. Mottiat in 22 ore 51'30".
L'amministratore delegato delia "Dunlop,,
Cavaliere della Corona d'Italia.
Il nostro Governo, apprezzando i meriti e l'atti-
vità commerciale del signor Maurice Gilbert, am-
ministratore delegato della Società Italiana Dun-
lop per l'Industria della Gomma, lo ha insignito
dell'onorificenza di Cavaliere della Corona d'Italia.
Con ciò si riconoscono anche i servizi resi dalla
Società Dunlop, da lui cosi diligentemente diretta
durante il periodo bellico, per i vari rifornimenti
fatti al nostro esercito.
Al nuovo Cavaliere giungano graditi gli auguri
della Stampa Sportiva: