15 LA STAMPA SPORTIVA « Uno stupore grande colse allora l'eroe prigioniero dell'Incantamento delle Alpi, in una sublime maraviglia di guglie e di nevi. La neve cadeva... L'eroe si rialzò. La neve cadeva... Si mise Egli in cammino. La neve cadeva... Una mano invisibile gli carezzò le palpebre. La neve cadeva... Un assideramento di sogno lo colse. Lo stupore si faceva grande, sempre più grande sotto il cielo cavo. Parole di sogno sfiorarono la bianca agonia... Non dunque — questo bianco lenzuolo di neve — non dunque è questo il candido velo di una comunicanda? (non, forse, il mio velo?)... Non è esso il lino che ricopre un altare? (non è tutta la Terra un altare?)... Non è esso una candida veste nuziale? (non devo io vestirmi di bianco per comparire, in bianca veste, davanti all'Eterno, per comunicarmi con l'Eterno Silenzio?),.. « Le mani dell'Eroe morente si fecero bianche allora come si inalbera la perlea lauda di una ninfea sullo specchio di uno stagno assiderato; e pallidissimo il volto, come cera votiva; bianche ed esangui le labbra, come l'aroma dei gigli. • « E come lo stupore si faceva grande, sempre più grande sotto il cielo cavo, il Sogno della Luce invase il suo cuore ; l'estasi bianca attinse le vette supreme dell'Anima sua : ed una musica di trasumani silenzii cullò il suo cuore, nella immensità bianca, ove non è altr'orma che l'invisibile e bianca orma di Dio. «E così la Morte —■ prònuba del Fato — lo dedusse dalla clausura del volo alla claustrale purità della montagna ; e, come già il rombo del motore s'era spento da tempo, una voce soave gli incluse nel cuore morente il miele di queste nivee parole: Pace, Natale! E la Morte lo prese per mano e lo spinse, dolcemente, oltre il sogliare del Mistero nell'Infinito Silenzio Eternale... La neve cadeva ancora, la neve cadeva sempre; cadeva la neve sull'Eroe scomparso... « O Natale ! O mirabile morto ! Non io, non noi ; tu devi quest'oggi celebrare il rito battesimale di Cameri : tu solo, questo, puoi fare : anche per quel tuo fratello Silvio, che, partito da Cameri per il Piave, fu rinvenuto, morto, con l'atroce singhiozzo d'un paletto di trincea confitto per la bocca dentro la gola : per quel tuo dolce fratello che ebbe, sul campo, il battesimo del martirio ; — ed anche per tutti i morti che solcarono e, invisibili spiriti, solcano- i cieli, e per Baracca e per colui che la Morte ha respinto : Lancillotto, che sè trasforma in una aerea perforatrice e con l'aguzzo lancio dell'adamantino volo trafora, trapassa un « Dracken » nemico ; — ed anche per quel mio dolcissimo consanguineo, Luigi, che, dopo inenarrabili voli, si inabissò nel cielo di Roma e prima ebbe a sua tomba una agonica cella volante in un involucro d'irrespirabili gas, ed ora la piramide che diligono i faggi d'Oropa, « A nome dei morti e dei vivi e di tutti noi morituri, tu, Natale, tu solo hai la potestà di pronunciare le parole del rito: Accìpe vestem candidavi : vestiti, o campo di Cameri, d'una luce lattea, velati del camice bianco d'una immacolata prudenza; indossa la sindone d'una purità ideale; da te allontana la tenebrosa procella; da te rimuovi ogni insidia; revoca ogni altro segno del Fato. « Accipe vestem candidavi : l'inconsuntibile lino dell'immacolato virgineo sogno della Luce scenda dall'Alto e si diffonda sopra di Te. « Milizia è la vita dell'uomo sulla terra ed i suoi giorni son soldati in campo. « Sigilli questo rutilante meriggio un nostro augurio fraterno e tutti vi accompagni, piloti osser- vatori navigatori maestri dell'aria e del volo. Possiate voi dedurre dalla umiltà della mia parola d'amore la forza e la prudenza per ogni necessario cimento; — e sia questo campo di Cameri l'approdo al quale dagli invisibili flutti conviene l'ae^: rea flotta d'Italia come a mèta, che è ancoraggio e fermezza di un monile di luce e vigilia d'ogni nuova dipartita a necessaria battaglia. « E quando trarrete Ta docile ala sulle città e sulle pianure e sui mari — città ferrigne, città gialleavorio, come la pagina consunta di un mem-braceo codice sacro ; città fragranti di luce calcificata su mura abbacinate dal sole ; e pianure laccate dall'oro di monocrome messi, e boschi; e laghi ; e marine, stellate dal ritmico grido di fiamma dei fari; e mari, floridi di stelle riflesse; sempre e ovunque, o fratelli ; — e se avvivate una meridiana spira di luce e se inghirlandate di un arco un tramonto, e se, pontando nel fuggitivo etra l'alato tallone, con ciclico moto, prorompete verso l'abisso del sole nascente : — sempre e ovunque, o fratelli, vi accompagni il nostro grido d'amore. « Integrate l'opera vostra nella resurrezione dell'epopea nuova ed antica : — ascendete il versante dei secoli; — superate l'affilato presente del culmine del cimento supremo ; — planate, con ermetico ma consapevole e magnifico volo, sui campi di gloria dell'avvenire, ove, come leoni, s'accosciano, domi, i Fati : sudditi al volere d'Italia e di Dio. « Lo Spirito, voi predilige, o alunni della Luce — ai limiti della materia e del peso — per questo vostro acerrimo travaglio mortale : velato, non offuscato, da questo nostro segreto delirio di luce sottile : vivete ! ». IRRIGA Dopo il campionato assoluto su strada, vinto da Nazzaro, la casa Indiati ha salutato domenica il Velodromo Torinese un secondo suo campione assoluto, quello della pista, Giovanni Cocchi. La velocità raggiunta dal Cocchi è stata di m. 110,007, e nessun altro concorrente, anche ìi categoria superiore, ebbe a superarla. I nuovi campioni di velocità su pista per l'anno 1921 sono : Vertua, Carbonin, Cocchi e Raggi come segue : Categoria 350 ente. (km. 10). — 1. Vertua su « Douglas » in 6' 12" alla velocità media di km. 96.774 all'ora; 2. Opessi Pierino su «A. B. C. » in 6' 36" ; 3. Pasteris su « N. U. T. », in 6' 48". Giro più veloce: Vertua in 15" alla velocità media di km. 96.806 all'ora. Categoria 500 cmc. : Finale (km. 10). — 1. Carbonin su « Motosa-coche» in 6' 10" alla velocità media di 97-35° all'ora; 2. Minetto su « Borgo » in 6' 28" ; 3- Mar-tinasso su « Douglas » in 6' 45" 4/5. Giro più veloce : Carbonin in 13" 3/5 alla velocità media di km. 106.771 all'ora. Categoria 750 cmc (km. 10). — 1. Cocchi Giovanni su « Indian » in 6' 4" e 3/5 alla velocità media di km. 98.750 all'ora (campione assoluto). Giro più veloce: Cocchi su « Indian» in 15" i's alla velocità di km. 110.007 all'ora. Categoria 1000 cmc. : ' Finale (km. 10). — 1. Raggi su « Harley Davidson » in 6' 12" e 2/5 alla velocità media di km. 96.668 all'ora; 2. Nazzaro Biagio su « Indian » in 6' 13" 4/5 ; 3. Moro su «Harley Davidson » in 6' 45" e 3/5. Giro più veloce : Nazzaro su «Indian» in 14" 2/5 alla velocità di km. 100.840 all'ora. I nostri tiratori d'America Mentre il « team » che rappresentava l'America alla gara internazionale di Lione vinceva il primo premio fra le nazioni d'Europa, il team che rappresentava la Società di Tiro a Segno Nazionale Italiano a Nuova York alla gara interstatale di Sea Girt, N. J., nella sola categoria in cui Poteva sparare (Old Guard Trophy Match) vin- ceva il primo premio, consistente in una coppa d'argento da tenersi in consegna per un anno. Il « team » era composto dai signori : E. Cappellini, G. T. Conti, dott. C. De Felice, cav. Marzomati, C. Minervini, dott. V. Minervini, cap. E. Orsenigo, E. Pagani, L. Reali, F. Stabile, G. Tapparo. Capitano del « team » era Ettore Minervini il benemerito e solerte presidente della Società. Il Premio del Consiglio Municipale di Parigi vinto da Flechois Il Premio del Consiglio Municipale ha chiuso domenica la serie delle grandi prove ippiche. Numerosi concorrenti si erano presentati per guadagnare i duecentomila franchi di premio, ma, secondo le previsioni, ha vinto il favorito Flechois. Questo cavallo appartiene all'industriale torinese Mario Perrone. La corsa si è svolta assai regolarmente. Alla partenza i cavalli Vatel, Flechois e Ve-spertilion hanno tenuto la testa ; nella discesa Flechois e Vatel erano davanti a tutti, ma quest'ultimo perdeva terreno alle curve. Il favorito mentre imboccava la linea diretta stava di parecchio avanti a tutti ; seguivano alle prime tribune Cid Campeador il quale ha cercato di dare battaglia e di attaccare, ma Flechois lo batteva all'arrivo di una facile lunghezza. Seguivano poi Samic a due lunghezze e mezzo ; Es Des As Adry ed Arpocrate. Il primo premio era di 200,000 franchi, il secondo di 40,000, il terzo di 20,000. Totalizzatore: Flechois vincente 21, piazzato 14,50. Cid Campeador piazzato 53. Samic piazzato 112. Ti Il giorno 18 ottobre, alle ore 10, spegnevasi serenamente come visse, per il lavoro e la famiglia, il CaProf. Ing. Geretto Castigliano Enrico di anni 29 Nel dare il doloroso annunzio della scomparsa del giovane e valoroso studioso, e dell'integro lavoratore, ci è doveroso ricordare l'attività indefessa che dal povero defunto fu svolta con rara fede, così nel campo scientifico, quanto in quello industriale e sportivo. Con la scomparsa del cav. Ceretta Castigliano Enrico perdiamo oltre che un caro amico un fedele collaboratore ed un giovane di sicuro avvenire. Porgiamo alla famiglia desolata, ai colleghi ed agli amici, le più sentite condoglianze. k Giovanni Cocchi, su Indian, campione assoluto. La fotografia lo riproduce mentre compie una curva. (Fot. Berrà - Lastre Gevaert). La Stampa Sportiva.