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                       do Tiretto, vieppiù le prova; quindi al ridringerfi degli alvei, devono
  XI.  le fponde reflar più tormentate non folamente dal pefo dell’acqua, ma ancora dalle preilioni nate per la reazione delle dette re fi (lenze : anzi fe il fiume foverchiaraente folle riflretto, anche il filone (ledo non potrà a meno di non reflare impedito nel libero di lui corfo. EiTendo pofcia varia la preffione, che fa 1’ acqua anche (lagnante contro de’ Iati de’vafi, coficchè più vicino al fondo fono maggiormente premuti, come fi è veduto al numero VII. del Capitolo II., nella (leda maniera fuc-cedono gli sfiancamenti dell’acqua corrente contro delle fponde, i quali ove più la velocità è fenfibile, più agifcono contro delle medefime, feguendo in fomma da per tutto le leggi della detta velocità ; ciò non «dante il tormento maggiore delie fponde non viene prodotto dalle dette potenze, ma bensì dalla corrofione , che riconoice ben altri principi da’ fopraddetti ; per ifpiegare i quali è neceifario da faperfi, che il filone dell’ acqua di fua natura dovrebbe occupar il mezzo del fiume ; ma come che per ordinario le acque correnti per poco tratto confervano la rettitudine, così benché ,paja, che dovedero le curvature ¿obbligar l’acqua a tenerli col proprio corfo maggiore verfo del mezzo del fiume, ciò non odante non poco declina quello verfo la parte concava della Tuv.VL detta curvatura. Sia il fiume A B C F E D, che abbia la curvatura F'S- 5- g c F E nel fine del tratto dritto A B, D E. Stia il .filone G H nel mezzo del fiume- Se dunque in un adeguato tempo l’acqua del filamento G H ha forza di .arrivare in I, un altro filamento paralello al filone, fituato più verfo la riva A B, come farebbe M L, non arriverebbe nel medefimo tempo fe non in L, percorrendo uno ipazio minore del primo. Perchè poi ogni moto di fua natura fi fa per linea retta , per quanto fi può; quindi tanto G H, che ML continueranno, il più che loro farà poflibile, con la direzione G H, nè fi accoderanno verfo B C, fino a tanto che i filamenti fra A B, e G I urtando nella concavità della riva, non vengano da queda obbligati a rivolgerli verfo K, e così il filone G I pad'ata la fezione B E non più calcherà, come prima faceva, il mezzo del fiume, ma darà più accanto della riva concava B C, come in I N. Sbilanciato il filone, ed accodato a B C,
                                                                               deve