PRIMA- ?ז jus Sacramenti fine Paftoris licentia , aut etiam accepta.^ Pafloris licentia , fi quid gravius peccent in ipfa admini-f ratione , fubjiciuntur jurifdiftioni Epifcopi , ut Apofo-lica Sedis Delegati, E così pure in altri cali, che foyer-chio ci dilateremmo in parole כ fe in maggior novero qui gli volemmo rapportare ; non intendendo noi di far trattati, ma di accennar foltanto quello , che al noftro propofito tiene conneflione . Gli alrri forni-glianti cali veder fi poifono appreifo il Fagnani, ed il Tomafini mentovati ¿ ficcome pure appreifo il Privite. ra , f) i quali tutti diftefamente ne trattano ; e final-mente , per tacere di altri molti, appreifo il Panimol-la,(¿) il qual pur’anche con diflinta e difte.fa penna , ne feri ve.־ Ma nel partícolar cafo,che nella prefente Allega? zione è noftra cura di efaminare , e che tien tutta la. a connelfione coll’articolo, ch’è pur’anche noftra <0!obli-gazione di difendere, egli è forza , che di propofito ci fermiamo, onde fi poifa più minutamente , e più foda-mente,rifol,vere , e foftenere . Egli è per l’appunto intorno a’piccoli Conventi, già , per comandamento d’Innocenzio X., fuppreffi , e pofeia reftituiti ; ma che in elfi non è quel novero di R eligió fi, che vien preferir-to; onde alla totale e piena giu.rifd.izion de’Vefcovi fo-no foggetti, Intorno a che è da faperfi , che in primo luogo Clemente Vili, ordinò , che non fi poteffero da’ Regolari fondar nuovi Conventi, fe in effi mantener non fi potevano alme» dodici Religiofi ; ficcarne leg-gefi nella fua Coftituzione, che comincia Quoniam ad infantiam ; nel terzo tomo del Bollario , ed appreifo il Panimolla. [c] Indi Gregorio XV.־, col fuo dicreto ? G 2 che a Priviterela• b Panlmol*la an>z>n*i* ç Psitimitt׳c•