v(> ma e di fpecchìo a tutti i mitrati coltivatori della vigna Evangelica . Sapeva ancor’ io che Gregorio dilatando per 1’ilòle Orientali colle fue Appodoliche Miffioni la Fede , avrebbe confeguita ivi la tanto defiderata palma di Martire ; allorché , infellonitoli un barbaro idolatra per veder da lui convertita la conforte e la prole, gli /caricò in quel eh’ egli celebrava il divin facrificio,un colpo di feimitarra , che cadde a troncargli due dita della mano ; e già replicava il fecondo , le i Criltiani ivi affilienti accori! non fodero a divertirlo . E tra le Suore del medelìmo Secolo quanto più dovea elièrmi a cuore d’introdurre per corona del mio dilcorfo le degne laudi d’una Giovanna frangipane della tolfa, dell’Eminenza Voltra glorioffima Genitrice, la quale /ebbene nel donarvi che voi làcede alla Religion di Domenico /ènti pena del proprio, abbandonamento, tuttavia per modrarne pofeia il gradimento, veden-doli ai veltro elèmpio delle medelìme lane , coronò la fua vita nella Terza Regola Domenicana . Ma dove forzatamente io tralèorlì ? Perdonatemi, Eminentiffi-mo Principe . Non dovevate affiimermi a quella im-prefa , fe volevate eh’ io non contraveniffi in qualche parte alle rigorolè leggi impodemi dalla vodra modedia . Hanno troppo dretta conneffione tra loro le glorie del vodro Calato con quelle dell’ Ordine Domenicano , onde non era godibile camminar per que-tìe fenza trafeorrere in quelle . Guardimi il Cielo eh’ io deggia a voi turbar 1’ allegrezza d’un sì bel giorno . Tanto non vi lodo, che neppur di voi par- lo . Imperocché quando di voi parlare avels’ io. voluto , con Voi avrei dato principio, con Voi avrei dato fine alle glorie del Quinto Secolo . Se in que- llo