Sopra la prima ìnfegna dell’Humiltà. 13 Dei huiufmodirvirttm defederabat Ifetidi nonett (quando lamentandoli diceua ) qui inuocetnomen Mùtn non efì qui conferaat, (èfe teneat te ) Be­ nedetto dunque,e lodato lèmpre fia il voftro nome ò Signore, a cui piacque dare in quelli noftri tempi al mondo quel huomo qual tan­ to defidéraua à filai tempi Ilàia, qual facendo lo non Dio delle vedette,ma vn’altro Dio del­ le mifericordie li delti à beneficio de i morta­ li ampia poteftà (òpra ogni fòrte di male im terra-.. Si moftrò Dio delle vendette Mose quando rxod.c.s.ìa affliffe con varie piaghe Faraone, e con effo 1 lui tutto l’Egitto : ma fi moftra Dio delle mi­ fericordie quello nollro millico Mose, quan­ do che non fi- li tapprefenta male.ò infermità alcuna a cui non dia di repente rimedio, poi- ,7^ che chi cieco fe gli prefentò mai,che non par- Francefcotiffe illuminato ? chi llroppiato.qual non riceueffe per fila interceffione la fanità ? chi lór­ do,che non riceueffe per le lue preghiere l’vdi tó ? qual mutolo, che non otttenelfe fubbito la fauella? qual leprofo mai chiefe il fuo aggiuto, che non ne vedeffe in vn tratto l’effetto. Ma non è quella cofa llraordinaria à chi lappia­ mo che diè molte volte a’morti fteffi la vita_..