« m’hà parlò tra i molti luoghi della Scrittura-, Sermone.' più d’ogn’altro à propofìto quel di Dauid nel g Pfal. 8 6. C Pojuifti fcadum meum in iUuminatione ‘-vultus tui ) ouefe bene per lècolo inten­ dono altri gl’occulti mancamenti, quali ven­ gono per mezzo della luce diuina lcoperti;altri la breuità di noli ri giorni paragonata con l’eternità,mi contentalo io come quello,elio fa per adeflo più à mio proposto d’intendefòpraqùe re Per kcolo, come riferilce Genebrardo, il fio faimo. tempo tutto della vita prelente . Diuedefi dunque d’alcuni la vita dell’huomo,hauendo quefti rilguardo alla vita temporale, in lètto etadi, cioè infamia, pueritia,adolelcenza,giouentù, età virile, vecchiaia, & età decrepita;; se diuide akri Per° hauendo Ibi l’occhio à quella vita_., delia10-'0 colera à Dio, la diuidono (blamente noftra in in tre parti,e la prima voglion {ìa quella, qual tre vigiiil fpunta con l’vfo della raggione/e chiamanla_, adoiefcen in^Ùtia, ò pueritia, la feconda vien nomata^ tia,età ma adolelcenza,ò giouentù,vecchiaia la terza, o ura" quello è quello, pare ci volle dare ad intende­ re il Saluatore in San Luca à 1i. quando che lue. li. dille ( Etftascneritin (ècunda, Jì in tertia vigilia -venerit, & ùamuenerit, beatifunt fruì ift1 À potrà conmaggior ragióne