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  Tra le grandi Compagnie sorgono spesso litigi, con-M              e disUnueel, cl.e 11 Cove,™ «ove 0,1 -
nerarsi non sempre con utile risultalo a sedate, oia sono quistioni d coincidenze, di trasbordi, di servigi XX di convogli diretlissimi che proseguono m omnibus e di vagoni di una Società usati «1 abusali e restituiti quando piace all’altra Compagnia dii inde nizzi richiesti e di perpetue accuse latte al Governo cu favorire Più l’ima che l’altra Società. Le citta ove hanno sede le amministrazioni di queste grandi Società e dove quindi abitano i loro amministratori, sono senapi e fa vorite negli orari e nelle coincidenze dei convogli diretti, deviando con arte finissima i passeggeri da pei-corsi più brevi ma meno rapidi e continuati, del dolgono giustamente altre città.
    Se poi si volesse adottare il sistema delle piccol numerose Compagnie, gli inconvenienti sarebbero ai-coca più grandi, e rinuncio ad accennarli pei che ess facilmente si possono da chicchessia immaginare.
    È mestieri quindi che le tariffe sien maneggiate da un solo, o dalle Società o dallo Stato; ma quando si tratta di consentire una tale importante e delicata facolta, non sarà meglio affidarla a chi non ha dividendi da ripartire, azionisti da compiacere, ed è il naturale tutore dei generali interessi, sotto il continuo controllo del Parlamento?                       .    •     , .
    Anche la diversità dei recidili dei vari tronchi ferroviari è circostanza che consiglia per altre considerazioni ad accentrare, specialmente in Italia, proprietà ed esercizio nelle mani dello Stato. Alcuni tronchi ferroviari (ed in tutti i paesi è così) danno proventi insufficienti, mentre nello stesso paese hannovene altri grandemente fruttiferi. Qualunque provvedimento per riparare a quelle deficienze (sia un rialzo, sia un libasso