l’ ' ' " ‘ f‘ “ (“ina riHe inni 4' “cinese“ 67 monistica, l’influenza di un sistema di scrittura ideografico, la natura dell’antica storiografia, il ruolo dello sciamanesimo, e le concezioni confuciane di benevolen— za e di buon governo. Come ho indicato all’inizio, non mi concentro sui filosofi del Chou Orientale non solo perché sono già stati studiati in modo esteso da altri studiosi occidentali”, ma anche perché il mio interesse principale è «prefilosofi- co»: tento di collegare leggenda, storia, estetica e pratica politica alla cultura della transizione dal Neolitico all’Età del Bronzo. La mia analisi, di conseguenza, non è definitiva né onnicomprensiva, non si propone di spiegare «tutto ». Inoltre, nel fare paragoni culturali, dovremmo pensare in termini di sottoli- neature e di sfumature, e non di distinzioni assolute. Non affermo che gli antichi cinesi non avessero il senso dell’eroismo personale, o che nessun capo si sia spor— cato personalmente le mani, che la morte non fosse una fonte di terrore, che gli antichi cinesi ignorassero i dettagli, o che i mercanti non svolgessero alcun ruolo. Ma se immaginiamo una serie di assi su cui seguiamo l’individualismo, l’interesse personale, l’attenzione ai dettagli, il dolore per la morte delle persone care e così via, scopriremmo che la risposta dei cinesi differiva significativamente da quella di altre civiltà seminali. Infine, per ritornare a un avvertimento già posto all’inizio del capitolo, desidero osservare che la natura stessa del confronto culturale, che richiede di passare da un terreno familiare a uno estraneo, porta a una retorica che sembrerebbe voler criticare la cultura «bersaglio», la quale viene descritta come priva di alcune carati teristiche. Ma tali caratteristiche dovevano davvero essere presenti? È attraente quella che è stata chiamata la «brama di annichilazione» dei greci”? E gli dei che si travestono da cigni per stuprare le vittime? 0 i figli che gettano giù dal car— ro i padri? Quelle che possiamo considerare rispettivamente come caratteristiche buone e caratteristiche cattive di una civiltà sono inestricabilmente legate tra loro. Tutte le grandi civiltà hanno i loro costi oltre ai loro benefici, e sarebbe istruttivo — anzi, è essenziale se si vuole giungere a una piena comprensione della cultura — riscrivere questo capitolo dal punto di vista cinese, sottolineando (e cercando di spiegare) tutte le caratteristiche di cui era priva, ad esempio, la cultura greca classica. La più notevole di queste carenze sarebbe senza dubbio l’enfasi che molti "’ " ,…" "' ‘ ’ “ "' ° “ , T/le Wbr/d qf Tl/0ug/ll in Anfiefll C/lirm cit. Eli Sa aag n T/Je L}!!! 10 Aflfli/Jllale.‘ A Pgr/Joafla_lytif Ytud] of V m/mre m Anam! Greek Crt/ture, New York, Psychohistor5 Press 197 9