ture revisioni di contenuto è assolutamente necessario considerare la funzione didattica del tema «Europa» nei manuali tedeschi’. Sie evisto che le differenze, riguardanti soprattutto l’ampiezza di trattazione e i criteri di esposizione dei punti ' tifo ndamentali, rilevate tra le diverse opere scolastiche, sono strettamente collegate alle scelte concettuali di base delle stesse. on meno nel terzo paragrafo sie cercato di evidenziare come, al di fuori degli obiettivi didattici espliciti, esistono procedimenti metodologici del tutto uniformi, attraverso i quali an nicehe le tematiche europee co nes rvano una unzione reciprocamente sim Per la trattazione dell’Europa del dopoguerra si profilano altri ri— sultati. Con un’ uerg nza maggiore rispetto alle altre epoche storiche si pone agli autori dei manuali il difficile compito di organizzare un tema che contiene insieme aspetti storici, del presente e del futuro, e dunque raccoglie in sé tutte e tre e Clian nios oni tempora. La presentazione dell’ Europa si trova, più chiaramente di altrit temi, in un rappo orto dinamico tra descrizione della realtà storica interpretazione delle con— dizioni politiche attuali di cornice e as ira zione pedag 0 ca n—pro spettiva Da p te o o, le prescrizioni curriculari offrono urf’indicaf z10ne d l tutt univoca ’Eur a e u «imp 0 co»”. In una condaria si devono indagare le conseguenze di questo mutamento fun- zionale dei contenuti. La pardita di J‘Î07‘lfl. ]) Quanto più chiaramente dietro il tema dell’ Europa tr ras are un ’aspirazione pe ago ca, an o meno è erce— pibile la prospettiva storica dell’esposizionge; inoltre manca la necessaria chiarezza riguar rdo al significato di apprendere qualcosa in relazione all’Europa. Di certo Ciò s1 giustifica con la eonv1n21one politmica co- mune dell’inevitabilità di una co ollaborazione sovranaz zionale, aqu sono le autentiche motivazioni storiche. o’vè r1ntracciata l’eredità storica e la tradizione culturale comune? La molteplicità medievale dell’unità (o viceversa) si offrirà di nuovo quale modello per la situa— zione europea de dopoguerra? Perché non si parla più di Carlo Magno quale fondatore di un’unità culturale? 2) Quanto più convincentemente nei manuali scolastici si è potuta rinvenire e sviluppare un’identità europea, tanto più elevato e il grado di storicità della presentazione de ell’Europa del dopoguerra. Diversamente de tto ' se non si è riusciti (e il caso di Tempara. Gen/7if/Jte and Gmbaben) o si è riusciti solo parzialmente (è il caso di Umm GmbH/ite), o ancor meno se non si è maturata l’intenzione di coglie re l’Europa secondo una prospettiva storica unitaria (e il caso di Zeilen 76