Reinterpretare il sistema urbano italiano Gimeppe Garin L’idea di avere una «capitale a rete» appare giustificata in sede storica, soprattutto in un paese come il nostro che, per le sue secolari vicende, dispone di una «rete di capitali» a suo tempo generate da un unico centro, fregiato del titolo di «caput mundi». Noms ossono, però, trascurare i molti se nali — che provengono dalle recenti elezioni di una pericolosa divaricazione dell’ Italia tra un ’insorgente «questioneia settentrionamle» e una perdurante «questione meridionale». Paa ad ese io si uò constatare l’esistenza di una molteplicità di capitali storiche che rendono complesse le regioni stesse e rimangono importanti riferimenti per le culture locali. In emonte la configurazione presabauda ha lasciato tracce rimarchevoli, mentr in ombardia l’istituzione della città metropolitana milanese sembra aver ridato vi gore a un antagonismo che lascia senza parole gli studiosi del territorio. In effetti, la Padania e stata reiteratamente segmentatain nso nor —su , quasi a incanalare il settentrione europeo verso la strettoia a imbuto della penisola italica, dan a culture e abitudini molto differenziate ma complementari anche perche' nel corso dei secoli sono stati scoperti i concreti vantaggi del reciproco adattamento. consentita una stilizzazione un poco scherzosa, in Lombardia (terra di mezzo) si ha tutto e il contrario di tutto, in Piemonte (terra di frontiera verso l’occidente) si ha tutto ma non il suo contrario, in Veneto (terra di frontiera verso l’oriente) il contrario senza il tutto, in Liguria (terra chiusa tra mare e monte, di frontiera per nece essità ma non per vocazione) una selettività che riduce ogni cosa all’essenziale e in Emilia Romagna (terra di frontiera interna, di per se stessa rispetto alla penisola subappenninica) un ’estrosità che irride sia il tutto sia il suo contrario. Spingendosi verso la Tosca ana e, via via, verso il Mezzogiorno, la ricchezza storica e la complessità culturale si moltiplicano, trovando in Roma un luogo che trascende la storia e la geografia Per il momento almeno liberati dai bisogni primari materiali, vremmo apprendere dalle ragioni della storia e della geografia (non per 93