zione decisiva nelle politiche di intervento economico. I comuni francesi hanno resistito a tutti 1 ten ativi dia acco amento e restano l’ elemento preponderante degli organismi intercomunali (nel 1991 così suddivisi: 9c nità ur ane ,214 distr trttie 2.478c con sorzi di comunia vocazione multipula, 14. 596 consorzi di comuni a vocazione unica). Deloca izzazione e deconcentramento non sono a tro che correttivi dell’accentramento amministrativo dello stato. Le leggi sul decentra- mento han nno in vece introdotto una ben più radicale riorganizzazione dell’amministrazione pubbhca; a partire dal 1983 e stato trasferito agli enti locali un certo numero di competenze già esercitate dallo stato (per un bilancio del decentramento in Francia, si ve eda numero speciale della rivista Pam/vim, 60, 1992). Fra le più importanti, ai comuni: l’e aborazio one ei piani di occupazione dei suoli il rilascio delle licenze edilizi Zi,e le seu uole materne; ai ipartime enti: la pianificazione e l’infrastrutturazione rurale, l’intervento sociale e la sanità, i trasporti scolastici, le scuole medie inferiori; alle regioni: la formaz' zione professionale e l’apprendistato, le sceuoleni nie ie Osuperiori. que trasferimenti di om ente si ac arigna o trasferimentitl di uffici e di personale. su 421000 dipendenti delle prefetture, 12. 800 sono passati in forza a li uffici dipartimentali e 800 a quelli regionali; 60.000 dipendenti del Ministero dellle Infrastrutture sono stati messi a disposizione dei ipar rtimenti (ma so 05- 6. 000 stati trasfeîjitid aggli uffici dipartimentali); il 72 pelr celato dei 52 000 det ad s(Direc tion dépar rtementale del ’ac 'on sanitaire et sociale?8 sono Deristsrati al servizio dei dipartimenti (si veda Aa. Vv. ,.1988) Nel dell’istruzione, lo tato conserva in esclusiva la competenza su tutto l’insieme del personale e dei programmi mentre gli enti locali si vedono affidare responsabilità di natura logistica e gestionale. La ripartizione «a incastro» dei com tifra i comuni (materne ed elementari), i dipartimenti (medie infefiori) e le regioni edie superiori), mentre il personale resta sotto la giurisdizione del l\linistero dell’ Educazione nazionale, e in un certo senso il simbolo de a logica distributiva che presiede al processo francese di decentramento. Tale sistema consente, in particolare, di attivare tutti i soggetti locali attorno ai problemi della scuola, in un contesto di scarsità di ris oser e i crisi del sis ste ema e ucativ senza rimette ere in discussione il principio dell’unità teorica dell’offerta di istruzione u tutto il territorio nazionale. rappresentante dello stato continua infatti a essere il solo coordinatore di tutto il processo anche se, in parallelo, si sviluppano procedure di tipo contrattuale. Per quanto riguarda i servizi sociali, alcuni studi sembrano indicare che il trasferimento ai dipartimenti si è tradotto in una riduzione 72