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GIUSEPPE PELLA
      contingenti e tutte queste brutte cose che abbiamo conosciuto e che fortunatamente sono scomparse) deve puntare decisamente sulla manovra creditizia. E’ peraltro chiaro che l’autofinanziamento sfugge alla manovra creditizia; l’autofinanziamento rappresenta cioè la devoluzione di risparmio d’impresa che non è soggetto nè a controlli nè a guide. La politica creditizia deve augurarsi che affluisca la massima parte del risparmio nella formula che io chiamo triangolare, ossia risparmiatore, bacino di raccolta, investitore. Solo allora è possibile realizzare la politica creditizia. Con questo non enuncio intenzioni che debbano preoccupare le imprese. A parte il fatto che parlo a titolo strettamente personale — pur invocando che non è a 59 anni di età che uno possa mancare di fedeltà a tutto un suo pensiero e a tutta una sua linea —, noi tutto questo desideriamo nel retto sforzo di servire lo sviluppo dell’economia. Questo sia chiaro, perchè se le circostanze dell’argomento e del dettaglio di qualche sotto-argomento porta a qualche considerazione, non dimentichiamo che la cornice in cui desideriamo inserire tutto questo è un’economia sociale di mercato, ancorata massimamente all’economia libera di mercato e nel rispetto di questo predicato.
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          Il problema dei sindaci. Servono i sindaci? Qualche volta, quando il povero sindaco va a sedersi sul palco degli imputati senza saperne nulla. Orbene, dobbiamo uscire da questa situazione e creare veramente l’organo di controllo. Si credeva di averlo creato attraverso l’albo dei revisori dei conti. Ma se c’è una specie di incesto societario, mi si scusi l’espressione un po’ spinta, è proprio nell’albo dei revisori dei conti, in cui funzionari del gruppo diventano presidenti del collegio sindacale di società del gruppo. Si vada perciò coraggiosamente verso qualche riforma. Non sarà facile, anche perchè parecchi, che nelle nostre categorie professionali se lo augurano, il giorno in cui dovranno optare per fare soltanto il revisore e staccarsi da qualsiasi altra prestazione professionale probabilmente avranno molte perplessità. Ma il problema deve essere affrontato. Deve essere naturalmente una formula estremamente seria. Non sarei d’accordo su una completa statizzazione della formula. Vi deve essere una possibilità intermedia. Forse l’Ispettorato del credito e del risparmio, di cui abbiamo parlato di passaggio, opportunamente integrato ed allargato, potrebbe contribuire a risolvere questo problema.
          Vi è un problema di tutela delle minoranze. Conosco tuttavia anche l’esigenza di tutelare le maggioranze contro i ricatti delle minoranze. Troppe volte si compera un’azione per avere il diritto d’ingresso in as-