PIEMONTE RURALE 2019 INTRODUZIONE Reddito, orientamento al mercato e filiera L’obiettivo generale della PAC 2021-27 dedicato agli aspetti economici rimanda sostanzialmente al sostegno del reddito agricolo, all’orientamento al mercato e al miglioramento della posizione degli agricoltori nella catena del valore (filiera). L’attenzione al sostegno al reddito e alla sua protezione da eccessive variazioni è giustificata dal fatto che i prezzi delle materie prime agricole sono generalmente compressi dalla maggiore forza contrattuale degli altri attori della filiera (agroindustria e soprattutto distribuzione), ragione per la quale i redditi degli agricoltori tendono ad essere più bassi rispetto a quelli di altre categorie di imprenditori, mettendo a rischio la sostenibilità economica delle aziende e del settore. Negli ultimi anni a questo storico sbilanciamento si è aggiunta una crescente volatilità del mercato, che rende i prezzi altamente instabili. Al tempo stesso i comportamenti dei consumatori sono molto mutati negli ultimi decenni. Nel mercato agroalimentare attuale i prodotti con caratteristiche specifiche (qualità, tradizione e origine, salubrità) incontrano un crescente interesse dei consumatori italiani ed esteri, offrendo una migliore e più stabile remunerazione della fase agricola. Il rapporto ISMEA Qualivita (2018) ha evidenziato la crescita in valore e l’incremento delle esportazioni degli alimenti DOP, IGP e STG, con il Piemonte al 4° posto tra le regioni italiane in termini di valore creato (stimato in due miliardi di euro) grazie soprattutto al settore vitivinicolo, dove la nostra regione è al terzo posto. La costante crescita del biologico (che oggi in Piemonte occupa circa 8,5 della superficie coltivata) offre un chiaro esempio di come sia possibile coniugare sostenibilità e richiesta del mercato. La PAC, pertanto, aiuta gli agricoltori sia con linee di intervento volte a sostenerne il reddito e sia incentivando la creazione prodotti di maggior qualità e valore. Per quanto concerne il supporto al reddito, la PAC agisce con un sistema di pagamenti diretti e con interventi di emergenza volti a gestire le crisi più gravi. In Piemonte queste forme di aiuto (che nel loro insieme costituiscono il cosiddetto Primo Pilastro della PAC) sono rilevanti: raggiungono, e spesso superano, i 350 milioni di euro all’anno. Nonostante la riforma della PAC in vigore dal 2015, in Piemonte la distribuzione di tali risorse, per effetto soprattutto delle scelte pregresse, è ancora sbilanciata: da elaborazioni IRES su dati RICA Piemonte, emerge che nel 2016 l’incidenza dei pagamenti diretti sul reddito netto (RN) rimaneva molto elevata per le aziende di pianura specializzate in seminativi (60 del RN) e per quelle specializzate in allevamento bovino (40 del RN); l’apporto permane invece modesto o trascurabile per altri orientamenti produttivi (es. ortofrutta o vite). Tuttavia, ulteriori elaborazioni hanno evidenziato un moderato incremento di quelli ricevuti dalle aziende di alta collina e montagna. Relativamente alla realizzazione di prodotti di maggiore valore aggiunto, la PAC fornisce supporto soprattutto attraverso i Programmi di Sviluppo Rurale (PSR), che prevedono misure dedicate a favorire l’adozione di sistemi di qualità certificata da parte degli agricoltori, lo sviluppo della trasformazione diretta e agroindustriale, la promozione. Nel corso dell’attuazione del PSR 2014-2020, è in effetti emerso un elevato interesse dei beneficiari per l’accesso alle certificazioni (biologico e di origine territoriale) e per le attività promozionali. Inoltre, si registra da qualche anno la tendenza, guidata da alcuni importanti industrie alimentari, di rafforzare e circoscrivere localmente il bacino di rifornimento delle materie prime fondamentali (ad esempio cereali, latte, nocciole), in base ad una strategia di valorizzazione dell’origine locale congiunta a un maggior controllo della sicurezza alimentare e della costanza di qualità. Il fenomeno è interessante perché si sta estendendo da prodotti di nicchia alle produzioni industriali su vasta scala. Un ruolo essenziale può essere giocato dalle forme associate degli agricoltori, per pro- VII