l'Istituto Medea, non raggiungono i 150 posti letto; diverso il caso dell'Ospedale S. Raffaele, struttura polispecialistica con 900 posti letto. Complessivamente nel 1989 questi istituti hanno effettuato 41.716 ricoveri. 13 Le case di cura convenzionate presenti in Lombardia sono cinquantacinque, e di queste ben sedici sono ubicate nella sola Città di Milano. Sono in genere di piccole dimensioni (in media 110 posti letto) e alcune non raggiungono i 50 posti letto. Le maggiori dimensioni (oltre 300 posti letto) caratterizzano alcune cliniche a scopo di lucro. Nel 1989 i ricoveri nelle case di cura, sia lucrative che non lucrative, sono stati 158.026. 14 Tali associazioni nel 1989 hanno soddisfatto la domanda di un bacino di utenza costituito da più di 133.200 persone. Cfr. Irs (1990). 15 Ibid. 18 Ibid. 17 Recita infatti l'articolo 46 della Legge n. 833/1978 : «La mutualità volontaria è libera. E vietato ad enti, imprese ed aziende pubbliche contribuire sotto qualsiasi forma al finanziamento di associazioni mutualistiche liberamente costituite aventi finalità di erogare prestazioni integrative dell'assistenza sanitaria prestata dal Servizio sanitario nazionale». 18 Cfr. Piperno (1988). 49 Ibid. 20 Visto il carattere sociale di alcune prestazioni, è possibile che si verifichi un contributo anche da parte di aziende ed enti pubblici in quanto i settori di intervento vanno oltre il campo delle attività sanitarie. 211 posti letto richiesti sono i seguenti: 80 per le case di cura medico chirurgiche generali, 60 per le mediche, le chirurgiche e le polispecialsitiche, 50 per le monospecialistiche e per quelle ad indirizzo specifico. 22 Oltre naturalmente a considerazioni parallele a questa sulla libertà di scelta concessa all'utente. 23 Naturalmente questo punto si presenta, e forse in modo ancor più urgente, per le stesse strutture ospedaliere pubbliche. 24 Durante la fase di stesura del Piano Sanitario Regionale sono state consultate le strutture private, ma si è trattato di un'esperienza episodica. 25 Per la determinazione della durata media si fà riferimento alla media regionale di degenza rilevata per le strutture pubbliche e private convenzionate. 26 II parametro 120 è assegnato alla casa di cura polispecialistica, il parametro 110 a quella monospecialistica, il parametro 100 alle cliniche ad indirizzo medico e il parametro 80 a quelle a lunga degenza. 27 La metodologia di calcolo della retta di degenza è costituita da cinque fasi. Dalla retta 1, fissata in sede nazionale a seconda del parametro di appartenenza della casa di cura, si giunge alla determinazione della retta 5. La retta 2 si ottiene aggiungendo alla retta 1 una quota in relazione alla maggior dotazione del personale di assistenza. Per calcolare la retta 3 si moltiplica la retta 2 per specifici coefficienti determinati in relazione alle diverse specialità , e si giunge alla retta 4 facendo una media ponderata. La retta 5 è ottenuta integrando la retta 4 con il costo dei servizi aggiuntivi riconosciuti. 28 La spesa per queste prestazioni specialistiche è costituita dalla somma degli oneri relativi al personale, alle attrezzature e ai consumi di materiali sanitari ed è aggiornata annualmente. Essa viene calcolata sulla base dei costi medi rilevati presso le strutture pubbliche lombarde. La tariffa unitaria per ogni prestazione è ottenuta determinando 144