verso combinarsi dell'interesse pubblico e di quello privato (vedi lo schema sottostante). TIPI DI ORGANIZZAZIONE NON PROFIT RESPONSABILITÀ PUBBLICHE programmatone gestionali fortemente strutturate regole e vincoli per i rapporti contrattuali appalto di servizi privati di interesse pubblico A B C D debolmente strutturate riconoscimento e finanziamento contributi per attività specifiche Consideriamo innanzitutto la regolazione a scopo programmato-rio, che in Lombardia è di competenza della regione (ma in altre aree essa può toccare ad altri livelli istituzionali), riguardante quelle organizzazioni private che gestiscono servizi continuativi e di tipo «primario» (cioè sostitutivi dell'intervento pubblico, come istituti di ricovero e comunità residenziali). Come abbiamo visto, la regolazione regionale assume - almeno nelle intenzioni - due funzioni: la prima di tipo garantista, volta alla realizzazione di un controllo preventivo di natura esclusivamente legale; la seconda di tipo programmatorio, diretta ad una chiara subordinazione alle linee di indirizzo regionali dei rapporti contrattuali tra organizzazioni non profit ed enti locali. Di queste due funzioni, soltanto la prima trova applicazione, mediante l'incorporazione di istituzioni private sotto l'ambiguo regime di Ipab e, per chi mantiene una forma privatistica, mediante la definizione di standard vincolanti per l'esercizio stesso dell'attività assistenziale, finalizzati a prevenire comportamenti illeciti. La funzione programmatoria viene invece perseguita con una regolazione di tipo autoritativo, che prescrive i comportamenti degli attori tramite standard di piano (il cui mancato rispetto esclude dal convenzionamento) e tramite norme di inclusione/esclusione dei soggetti privati dal finanziamento pubblico. L'unica eccezione a questa impostazione è data dalla regolazione del rapporto tra regione ed organizzazioni di tipo volontario, che forniscono servizi meno stabili e soltanto complementari all'inter- 107