Nel complesso, dunque, il campo delle politiche sociali vede il ruolo dominante della struttura pubblica, che assorbe quasi due terzi delle risorse pubbliche disponibili. Il settore privato ricopre comunque un ruolo importante e decisivo per la copertura dei bisogni assistenziali della popolazione lombarda. In alcuni settori questo ruolo diventa determinante perché venga assicurato alla popolazione un adeguato livello di prestazioni. Possiamo quindi affermare, in definitiva, che esiste una certa dipendenza del settore pubblico nei confronti del settore privato per la realizzazione di parti rilevanti del sistema complessivo di protezione sociale. 2.4. L'interdipendenza tra pubblico e privato Il quadro complessivo che emerge dai dati presentati attribuisce al settore privato non lucrativo un ruolo che potremmo definire di tipo integrativo. Il sistema assistenziale del nostro paese verrebbe infatti notevolmente ridotto se dovessimo escludere i servizi gestiti da enti privati; in alcuni campi perderebbe addirittura ogni consistenza. Si tratta dunque di un sistema dalla configurazione plurale, cui concorrono enti pubblici, iniziative private ed una consistente area di soggetti dalla titolarità ambigua. Le dimensioni di quest'area di commistione rappresentano, come abbiamo già detto più volte, uno degli aspetti caratteristici e distintivi del nostro sistema. Il «mix» ha costituito in Italia, secondo diversi autori (Paci, 1989), una soluzione di tipo «moderato» e particolaristico al duplice problema da un lato di dotare il paese di un sistema di protezione pubblica contro la povertà e l'esclusione sociale, dall'altro di lasciare spazio alla ricca e tradizionale iniziativa assistenziale della Chiesa Cattolica. Il compromesso che ne è scaturito si fonda su un'impostazione assistenzialista e custodialistica della protezione sociale. La strutturazione dell'offerta di istituti di ricovero del nostro paese ne è la prova: essa vede infatti la netta prevalenza dell'intervento privato (43% di Ipab e 40% di istituti privati) e soprattutto delle iniziative di ispirazione cattolica (che rappresentano nel complesso il 55% dell'offerta complessiva, tra istituti retti da enti privati ed Ipab di ispirazione religiosa). Ancora oggi gran parte della spesa socio-assistenziale destinata a servizi finanzia questo tipo tradizionale di struttura: in Lombardia la percentuale della spesa complessiva destinata ad istituti di ricovero è pari al 44%; considerando la spesa complessiva destinata ad enti privati, la percentuale spettante alle strutture residenziali rappresenta l'80%. 75