CONTRIBUTO AD UN CONFRONTO FRA LE SPESE MILITARI DELLA FRANCIA, DELL’ ITALIA E DELLA GERMANIA Negli studi dello spese militari delle varie potenze fatti a Ginevra sia dalla commissiono preparatoria alla conferenza del disarmo, sia dalla conferenza stessa, o meglio, dal comitato tecnico delle spese, è stato accettato come base di qualsiasi edifìcio di limitazione, o anche di semplice pubblicità delle spese militari, il principio che queste spese « non possono servire di criterio per confrontare gli armamenti dei vari paesi». Il contribuire pertanto ad un « confronto », come quello che appare in testa a questo studio, potrebbe apparire una passeggiata abusiva sopra un terreno proibito. Ma neU’ultimo tosto votato all’unanimità nella seduta dell’ 8 giugno 1933 dalla commissione generale della conferenza del disarmo, si trova che il principio non è più esposto sotto una forma così assoluta e così intransigente come era stato numerose volte discusso e votato negli anni precedenti: vi si trovano infatti aggiunte le due parole « generalmente parlando » che dànno a vedere che in certi determinati casi confronti di questo genere possano legittimamente essere fatti, beninteso con le dovute cautele, e possano presentare un grande interesse. D’altra parte, come faceva notare a Ginevra fin dai primi tempi il generale Zugaro, è la forma stessa di queste statistiche « qui amenera tout le monde, sans le vouloir, à faire des comparaisons » (1). 1 (1) Fanno corrontcmento confronti di questo genere i relatori sui bilanci dei ministeri militari: ed ò stato notevole in questi ultimi tempi il confronto fatto fra il bilancio della marina da guerra franceso o il bilancio della marina da guerra italiana dal deputato francese Stern, nel suo rapporto sul bilancio per il 1033: un vero volume, molto ben fatto generalmente, benché vi si trovino alcuno inesattezze. 33 - XL1V,