ÀI LETTORI ^^Lnche il presente fascicolo è. come ed anzi più del precedente, ricco di discussioni sulle questioni che oggi più interessano l’opinione pubblica del mondo. EDOARDO GIRETTI discute alcuni punti della tesi esposta da Cabiati nello scorso numero di questa rivista intorno all’intervento governativo a favore delle industrie pericolanti e CABIATI chiarisce storicamente le ragioni dell’intervento medesimo. Il direttore della rivista dimostra essere di diffìcile attuazione il piano che Keynes ha messo innanzi, in quattro lettere famose ai « Times », per accelerare la ripresa economica, ed inoltre prendendo occasione da interessanti scritti di BENVENUTO GRIZIOTTI e di ACHILLE LORIA, discute sul modo di scrivere o rendere accessibili gli scritti economici. A^a il fascicolo non è soltanto polemico. Chi voglia, può riposare la mente riflettendo sul problema del concetto della scienza economica trattato da GIOVANNI LORENZONI con sapiente maestria ed illustrato altre»! in una recensione di un recente libro del Robbins. CIOFI DEGLI ATTI e SACERDOTE JACHIA discutono di lira e di risparmio. Klon meno ricca è la rubrica delle rassegne, nella quale ^VINCENZO PORRI esamina il pensiero di uno dei nostri migliori politici rurali, Arrigo Serpieri, F. A. RÈPACI trae, come è suo costume, il meglio ed il più suggestivo fuor da ponderose pubblicazioni ufficiali su ferrovie ed imposte, ed è riprodotta la prefazione di LUIGI EINAUDI ad una sua recentissima opera.