30 L'assunzione di personale retribuito viene contemplata a condizione che il suo impiego sia limitato ad attività di funzionamento organizzativo e non direttamente all'attività di servizio (i dipendenti in altri termini possono svolgere soltanto -funzioni preliminari e/o stmmentali volte a realizzare le condizioni che permettono l'erogazione delle prestazioni fornite dai volontari-). 3t La Regione prevede, per la registrazione, le seguenti condizioni (Legge Regionale n. 1/1986, art. 8): - agire in modo continuativo da almeno due anni; - prevedere formalmente l'esclusione dello scopo di lucro; - svolgere l'attività mediante prestazioni personali, volontarie e gratuite dei membri. 32 I contributi regionali sono stati erogati nel 1990 secondo questi criteri: - un milione come base minima a tutte le organizzazioni registrate; - consolidamento del contributo già ricevuto l'anno precedente ed aumento non superiore al 20%. 33 Le strutture private ospitano il 57% degli anziani autosufficenti istituzionalizzati e il 35% degli anziani non autosufficenti. 34 A Milano i servizi appaltati arrivano nel 1989 a coprire ben il 37% della spesa comunale per l'assistenza domiciliare; nel resto della Regione Lombardia questa pratica non è ancora molto adottata, rappresentando soltanto il 6% della spesa comunale per servizi domiciliari. Si tratta di una forma di rapporto destinata a diffondersi sempre più. 35 I settori in cui si è sviluppata maggiormente l'assistenza domiciliare convenzionata sono quelli degli anziani e dei minori. Nel primo caso l'esigenza nasce nel 1984, allorché il servizio pubblico arriva a garantire la copertura di tutte le zone della città. A quel punto è infatti chiaro che ogni ulteriore espansione del servizio (resa necessaria dall'estensione delle liste di attesa) richiede il ricorso a risorse esterne. L'andamento delle due gestioni - quella pubblica e quella privata - vede negli ultimi anni un costante incremento del servizio convenzionato. Nel 1986 l'assistenza convenzionata rappresentava il 21% della spesa complessiva; nel 1988 rappresenta il 37%. 36 II servizio degli enti privati si limita per esempio all'assistenza domestica, mentre quello comunale la integra con prestazioni infermieristiche. Un altro grave problema dell'assistenza convenzionata è l'elevato turnover degli operatori, che non consente cumulazione di esperienza e continuità di rapporto con l'utenza. 37 Le strutture riabilitative per portatori di handicap dipendono per l'87% da risorse pubbliche; gli enti ausiliari per tossicodipendenti dipendono per il 60%. 38 Una maggiore delimitazione dell'area di negoziabilità avverrebbe qualora trovasse applicazione la disciplina dell'idoneità al convenzionamento prevista dalla normativa regionale lombarda. Essa prevede che l'accesso al convenzionamento stabile sia subordinato ad alcuni requisiti minimi, tra i quali sussiste (oltre alla definizione di standard più restrittivi di quelli previsti per l'autorizzazione al funzionamento) anche l'assenza di scopo di lucro. Come abbiamo già detto, tale disciplina non ha però ancora trovato alcun tipo di applicazione. 39 II sistema degli appalti appare inadeguato per servizi la cui qualità sembra meglio garantita dalla continuità di rapporto tra operatori ed utenti e tra servizio privato ed amministrazione pubblica. La difficoltà di stabilire criteri omogenei e permanenti di efficacia del servizio rende infatti la qualità della prestazione fortemente dipendente da variabili organizzative e relazionali non valutabili tramite parametri rigidi di efficienza e di professionalità, quanto attraverso la concreta collaborazione nella progettazione e nell'attuazione del servizio. 118