LA RIFORMULAZIONE DELLA TEORIA MONETARIA DI WALRAS 905
     L’ipotesi di invariabilità del capitale circolante nel periodo non significa altro che la dotazione di capitale circolante (come quella di capitale fisso) è un dato dell’analisi, quindi, non modificabile nell’ambito del periodo di tempo in esame. Questa ipotesi comporta che le scorte di beni sono consumate dagli individui e dagli imprenditori una ed una sola volta nel periodo di tempo in esame. In altri termini, i proprietari di scorte usano direttamente i beni in loro possesso o li vendono ai consumatori e agli imprenditori perché siano utilizzati durante il periodo in esame; i beni prodotti in questo periodo possono essere impiegati come scorte solo nel periodo di tempo successivo. Allora, la remunerazione del servizio di approvvigionamento fornito dalle scorte di beni riguarda l’intero periodo di tempo, indipendentemente dagli istanti in cui i beni vengono ceduti e restituiti.
     Un problema, non rilevato da Walras né dagli studiosi che hanno commentato la sua teoria, consiste nel fatto che nella teoria walrasiana i beni impiegati nel consumo e nella produzione del periodo di tempo in esame derivano sia dalle scorte che dalla produzione corrente. A questi due gruppi di beni, però, corrispondono valori diversi includendo il valore dei beni nelle scorte anche quello del servizio di approvvigionamento (oltre il costo di produzione). Questa situazione è incompatibile con la condizione che vi sia un solo prezzo per ogni bene. Si deve allora richiedere non solo che i beni prodotti nel periodo in esame non possano, nel medesimo periodo, fornire il servizio di approvvigionamento, ma anche che essi non possano fornire i servizi di consumo e di produzione * 10. In questo modo possono essere impiegati nel consumo e nella produzione del periodo di tempo in esame solo i beni esistenti nelle scorte iniziali, mentre i beni prodotti verranno usati nel periodo di tempo successivo. Questa ipotesi (non accolta da Walras, ma richiesta dalle ragioni indicate), secondo cui vi è indisponibilità dei beni prodotti prima della fine del periodo, include ovviamente quella di invariabilità del capitale circolante nel periodo.
     Esaminando ora in particolare la moneta, il punto principale della teoria walrasiana sembra consistere nell’ipotesi che consumatori e imprenditori possono mantenere una capacità di acquisto nell’ambito del periodo di
consumati completamente nel periodo in esame solo se il prezzo atteso nel periodo successivo è almeno pari a (1 + /') volte il prezzo del periodo in esame, ove i è il saggio di interesse. Questa possibilità è ammessa se l’ipotesi di aspettative di prezzi stazionari esclude i beni di consumo e le materie prime non prodotti nel periodo in esame. Nel seguito, per semplicità, trascuro la considerazione delle scorte di questi beni.
      10     Mi sembra inoltre una forzatura eccessiva assumere che i beni prodotti possano essere consumati e reimpiegati nella produzione nello stesso periodo mentre non possono essere accumulati in scorte e fornire il servizio di approvvigionamento.