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I. IL BUONGOVERNO

del medio uomo britannico, il quale, posto dinanzi ad una novità,
comincia a dire : è assurdo, e poi sentenzia : non è scritto nella
bibbia; e finalmente, se la novità s* impone con l’evidenza del
bene, conclude : 1’ ho sempre detto!
(« La nuova Europa », 31 dicembre 1944.)

«MAJOR ET SANIOR PARS»

La costituzione degli stati moderni è fondata sul principio
della major pars, della maggioranza. Quando i cittadini, in voto
libero e segreto, hanno dichiarato, con la maggioranza della
metà più uno, di voler il tale uomo a capo del governo, accolto
il tale principio nella raccolta delle leggi, osservata una politica
di pace oppure di guerra, nazionalizzata ovvero restituita alla
privata iniziativa una data industria, attuato un piano econo­
mico governato dall’alto invece che dal mercato, preferita la
libertà dell’ insegnamento al monopolio scolastico dello stato o
viceversa, il sindacato unico obbligatorio ai sindacati liberi e
molteplici oppure il contrario, quando la maggioranza dei citta­
dini ha votato, direttamente o per mezzo dei suoi rappresen­
tanti, nell’uno o nell’altro senso, tutto è finito. Vox popoli
vox Dei. La questione è decisa ed alla minoranza non rimane
se non inchinarsi ed ubbidire. Anche se la minoranza sia com­
posta di quarantanove su cento e minima sia la disparità
con la maggioranza di cinquantuno, la voce della major pars
ha parlato. Se questa voce non fosse ubbidita, la minoranza co­
manderebbe alla maggioranza; i quarantanove prevarrebbero sui
cinquantuno. Ed è certamente più irrazionale che i quaranta­
nove comandino ai cinquantuno di quanto non sia che la vo­
lontà dei cinquantuno prevalga su quella dei quarantanove.
Tutta la logica del governo democratico sta in questo semplice
nudo ineccepibile ragionamento.