DI ALCUNI ERRORI VOLGARI 617 reciprocamente con merci destinate a mandare in rovina il nemico, l’avversario intento a distruggere l’industria nazionale. Nove decimi delle contese fra stato e stato derivano da finzioni e trasposizioni verbali di questo genere; ma questa è certamente la più balzana fra le figure rettoriche adoperate nel linguaggio volgare e politico per rappresentare tragicamente un fatto elementare della vita quotidiana: gli scambi avvengono a causa della divisione del lavoro introdottasi tra gli uomini per accrescere la massa di ricchezza prodotta da tutti e per accrescere quindi la massa di beni che ognuno può procacciarsi vendendo agli altri le cose da lui stesso prodotte in maggiore abbondanza, grazie alla specializzazione del lavoro. Non vi è uomo, per quanto inabile e scarsamente fornito di capitali, il quale qualcosa non ria in grado di produrre. Anche l’agricoltore italiano il quale sia ridotto a coltivare un terreno ingratissimo, qualcosa è in grado di produrre. Egli può scegliere due vie : o coltivare in quel terreno tutte le derrate di cui ha bisogno; frumento, granoturco, erba per le pecore, bosco per trarne legna da riscaldamento, viti per il vino, olivi per l’olio, ortaggi per il desco familiare. Egli spera in questo modo di non aver bisogno di acquistare nulla, ché il poderetto gli fornisce tutto ciò di cui ha bisogno. Nel forno familiare cuocerà egli stesso il pane; la donna sua gli filerà e tesserà la lana delle pecore; nel frantoio e nella cantina produrrà olio e vino; ortaggi e frutta basteranno alla parca mensa. Oppure egli, osservando che nel pascolo l’erba viene grama, le viti non prosperano e le pannocchie di granoturco riescono stente, ri ridurrà a coltivare, oltre l’orto di casa, frumento alternato con colture erbacee mi glioratrici ed a curare bene e rinnovare gli olivi esistenti sul . fondo.-! ->■ ;:!■' In verità, egli non ha la libertà di scelta fra le due vie; ché in ogni caso ha bisogno di vendere qualcosa per procacciarsi i beni ed i servizi, che assolutamente non può produrre da sé : le scarpe, i vestiti, il petrolio o l’acetilene o la luce elettrica per l’illuminazione, i servigi pubblici (imposte), i libri scolastici per i ragazzi, le medicine, ecc. Il contadino fa il conto, pres-