DI ALCUNI ERRORI VOLGARI

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reciprocamente con merci destinate a mandare in rovina il
nemico, l’avversario intento a distruggere l’industria nazionale.
Nove decimi delle contese fra stato e stato derivano da
finzioni e trasposizioni verbali di questo genere; ma questa è
certamente la più balzana fra le figure rettoriche adoperate nel
linguaggio volgare e politico per rappresentare tragicamente un
fatto elementare della vita quotidiana: gli scambi avvengono a
causa della divisione del lavoro introdottasi tra gli uomini per
accrescere la massa di ricchezza prodotta da tutti e per accrescere
quindi la massa di beni che ognuno può procacciarsi vendendo
agli altri le cose da lui stesso prodotte in maggiore abbondanza,
grazie alla specializzazione del lavoro.
Non vi è uomo, per quanto inabile e scarsamente fornito di
capitali, il quale qualcosa non ria in grado di produrre. Anche
l’agricoltore italiano il quale sia ridotto a coltivare un terreno
ingratissimo, qualcosa è in grado di produrre. Egli può scegliere
due vie : o coltivare in quel terreno tutte le derrate di cui ha
bisogno; frumento, granoturco, erba per le pecore, bosco per
trarne legna da riscaldamento, viti per il vino, olivi per l’olio,
ortaggi per il desco familiare. Egli spera in questo modo di
non aver bisogno di acquistare nulla, ché il poderetto gli fornisce
tutto ciò di cui ha bisogno. Nel forno familiare cuocerà egli
stesso il pane; la donna sua gli filerà e tesserà la lana delle
pecore; nel frantoio e nella cantina produrrà olio e vino; ortaggi
e frutta basteranno alla parca mensa. Oppure egli, osservando
che nel pascolo l’erba viene grama, le viti non prosperano e
le pannocchie di granoturco riescono stente, ri ridurrà a coltivare,
oltre l’orto di casa, frumento alternato con colture erbacee mi­
glioratrici ed a curare bene e rinnovare gli olivi esistenti sul
. fondo.-! ->■ ;:!■'
In verità, egli non ha la libertà di scelta fra le due vie;
ché in ogni caso ha bisogno di vendere qualcosa per procacciarsi
i beni ed i servizi, che assolutamente non può produrre da sé :
le scarpe, i vestiti, il petrolio o l’acetilene o la luce elettrica
per l’illuminazione, i servigi pubblici (imposte), i libri scolastici
per i ragazzi, le medicine, ecc. Il contadino fa il conto, pres-