IL DOVERE DELLA SCUOLA 545 questa è una guerra combattuta per impedire che la Germania ritorni ad essere il campo di battaglia dei francesi e degli au striaci, degli inglesi e degli svedesi, ed è combattuta da un esercito nazionale, erede di quello prussiano che primo ruppe la tradizione ingloriosa degli eserciti mercenari, venduti dai prin cipi tedeschi al più alto offerente, a Spagna, a Francia, ad Inghilterra, per combattere su terre straniere per interessi stra nieri—non riterrà davvero che sia stata spesa invano la fatica durata nell’ insegnare ai giovani, del popolo e della borghesia, le ragioni di vita della Germania moderna. Persino l’Austria ha saputo dare un’anima alla sua storia. E poiché vi fu un tempo, gloriosissimo tempo per il nostro nemico, in cui l’Austria adempì ad una grande missione sto rica,‘da un lato facendosi paladina, insieme con la Spagna retta dalla medesima dinastia, della controriforma contro il prote stantesimo e quindi di taluni beni ideali cattolici e latini, degni di essere serbati in vita contro l’ideale protestante, e d’altro lato gagliardamente lottando, scudo d’Europa, contro l’inva sione turca; poiché in questo tempo l’Austria seppe giovarsi dei servigi dei migliori soldati d’ Europa, come il Montecuccoli ed il principe Eugenio di Savoia; poiché un’altra volta l’Austria cooperò all’ufficio europeo di tener testa a Napoleone e di rin tuzzare le sue mire di dominio universale, così nelle scuole austriache ed ungheresi queste benemerenze storiche sono fatte servire allo scopo di perpetuare nei popoli soggetti e degni di una propria indipendente vita nazionale la credenza di una ora mai scomparsa missione della monarchia danubiana nel mondo. I ricordi del passato diventano cori il cemento ideale di un pre sente contrassegnato dalla oppressione dei due popoli dominanti, il tedesco ed il magiaro, sulle repugnanti razze soggette. Che cosa ha fatto la scuola italiana per dare ai giovani, attraverso ad un caldo, logico, ben costrutto insegnamento della storia, la consapevolezza delle ragioni di vita del nostro paese? Anche noi abbiamo una storia gloriosa e questa non si chiude 'f tutta nei cinquant’anni del risorgimento. Al di là dell’epopea garibaldina, dei fasti di san Marino e Solferino, noi abbiamo secoli di sforzi perseveranti, sebbene disgiunti, per creare dal L. Einiudi, Il buongoverno. 35