— 53i — però la somma da pagarsi dall’assicuratore non è stata ancora definitivamente liquidata. Trattasi quindi, in questo caso, di un effettivo debito del-l assicuratore verso l’assicurato, la cui entità, oggetto spesso di complesse non lievi discussioni e contestazioni, trovasi ancora in corso di accertamento. Finalmente la Riserva denominata matematica, caratteristica dell’assicurazione sulla vita, ha lo scopo di stabilire di quanto il valore attuale degli impegni della Società di assicurazione, supera quello dei contributi o premi che la medesima ha ancora da riscuotere (i). Mentre al momento in cui viene stipulato il contratto di assicurazione sulla base dei calcoli attuariali, i quali ebbero, specie in questi ultimi tempi, un prodigioso sviluppo (2), vi è un perfetto equilibrio, in fatto di oneri e di rischio, per entrambi i contraenti, quest’equilibrio più non rimane col succedersi del tempo, inquantochè, mentre il numero delle annualità o delle rate da esigere, diminuisce, il rischio invece aumenta continuamente con l’approssimarsi dell’ epoca del pagamento della somma assicurata. A ripristinare quest’equilibrio nel Bilancio è evidentemente necessario l’accantonamento di una somma che ridia 1 equa corrispondenza fra le somme assicurate e quelle dei premi che la Società deve ancora riscuotere. Questo rapporto costituisce la base del Bilancio tecnico, e la Riserva da accantonarsi, appunto perchè dedotta da formule matematiche, viene denominata Riserva matematica (3). (1) C. Beixtni, Trattato di Ragioneria, applicata alle Aziende private, pag. 550. (2) Cfr. F. Insolera, Corso di matematica finanziaria - Torino, 1923. (3) C. Beeeini, op. cit., pag. 551. Cfr. R. Mainardi, Le riassicurazioni. Le assicurazioni incendi (in Bibl. di Rag. appi. », diretta dal prof. G. Rota, voi. XX e XXII)-