CAPITOLO TERZO 89 diplôme de sortie: La capacità di decisione, la fermezza di carattere e il valore morale (1). A tale uopo, i neosaintsimonisti non si peritano neppure d’intaccare, sebbene con le dovute cautele, il diritto ereditario. Pur ammettendo che l’eredità corrisponde ad una tendenza invincibile della natura umana, tale diritto può costituire, ciònulladimeno, in alcuni casi circoscritti, un ostacolo alla libera formazione delle élites, giacché agisce come un handicap imposto a quanti nulla hanno da ereditare all’infuori dei valori morali, guari valorizzabili in forma monetaria (2). La nuova scuola industriale si riallaccia, anche in questo punto, alle idee genuine del Saint-Simon che reputava necessario per lo sviluppo dell’umano genere l’eguaglianza del punto di partenza, di quel che gli economisti inglesi intendono col termine equality of opportunity. Gli stessi principi valgono pure per gl’àntel-lettuali adetti all’industria. Sulla scorta deH’Enfantin che s’indignava della situazione fatta dalla società moderna all’intellettuale, che guadagna meno dell’operaio, ferroviario« il cui lavoro consiste nel lubrificare le ruote della locomotiva», i neosaintsimonisti si sforzavano d’escogitare i mezzi adeguati a porre rimedio ad un tal scempio e a rendere la parte più eletta e più dotata degli intellettuali capace d’assurgere a poco a poco alla dignità di capi d’industria. Ep-però essi concepivano il progetto di creare delle banche da sottomettersi alla direzione dei produttori, quali «créateurs désintéressés qui traitent l’argent en esclave », nonché di colmare, mediante la creazione di un sistema di assicurazione e di credito, una dolorosa lacuna, lasciata nel sistema del Maestro (3)». « Oui vraiment », esclama Gilbert Maire, « les nouvelles institutions techniques du crédit se présentent comme l’assurance de l’avenir à l’élite inventive dépourvue d’héritages, mettent les diverses activités créatrices, aujourd hui ignorées des banques, en possession de leur instrument de création, enfin proposent le capital nécessaire à n importe quelle initiative de qualité reconnue (patronale, intellectuelle, ou ouvrière) - eh bien, je dis que de telles institutions ont en elles de quoi résou- (1) Marius André, La formation des chefs d’industrie. Le Produc- pag. 22. (3) Henri Clouard, L’actualité des Saint - Simoniens. Le Producteur, I, 2, pag. 195-196 (1920).