62 la vita DI GEORGE ELIOT che considerava un suo dovere il contribuire al mantenimento delia famiglia di Lewes, riprese la collaborazione della Westminster Review, e scriveva, nello stesso tempo, articoli pel Leader e per la Salarclaij Review. Erano generalmente articoli di riviste letterarie, pei quali doveva tenersi al corrente della produzione quotidiana, mentre non interrompeva la traduzione di Spinoza che era allora il suo lavoro di predilezione, ed univa alla lettura di opere di lunghissima lena, come la Storia delle Scienze induttive di Whewel o la Fisiologia comparata di Carpenter, quella di Omero, di Sofocle, di Eschilo e, sempre, di Shakespeare. Un vero prodigio di versatilità intellettuale. X. Non tutto il lavoro, eseguito da miss Evans nei due anni dal 1855 al 56, andò perduto su per le Riviste e pei giornali. Rimangono, raccolti e ripubblicati dopo la sua morte, quattro grandi articoli, scritti per la TUesfwnsfe/’ Review, interessantissimi ancora, non solo pel loro merito intrinseco, ma anche perchè vi vediamo nettamente affermate le sue idee sull’ arte, sulla morale, sulla religione, idee a cui è poi rimasta fedele in tutta la sua produzione letteraria. Questi articoli sono bellissimi. Vi si trova, in tutta la perfezione, il suo stile magistrale, che forse è un po’ faticoso per la gLande pienezza del concetto, ma che riesce, appunto per questa pienezza, così interessante ed