diverse, l’una indipendente dall’altra (22), che si tradussero nei seguenti provvedimenti legislativi:          fr
1 ) emissione di un prestito volontario al 5 %, al corso di lire 87,50, disciplinata dal decreto 24 novembre 1919, n. 2168;
2)   istituzione di un’imposta straordinaria sul patrimonio, regolata dal decreto-legge 24 novembre 1919, n. 2169;
3)   istituzione di un’imposta sull’aumento di patrimonio verificatosi a causa della guerra, regolata dal decreto-legge 24 novembre 1919, n. 2164;
4)   istituzione di un’imposta straordinaria sopra i dividendi, interessi e premi corrisposti sui titoli al portatore delle società anonime per azioni, regolata dal decreto-legge 24 novembre 1919, n. 2166.
      Sui progetti poi abbandonati e sui nuovi provvedimenti legislativi varati il 24 novembre 1919, ecco un gruppo di lettere di Luigi Einaudi e di Luigi Albertini a d’Aroma, che danno conto anche dei commenti analitici che Einaudi, in fase di progettazione e in fase di attuazione, andava redigendo per il Corriere della Sera (« L’imposta patrimoniale e il prestito forzoso », 20 agosto 1919; « Il prestito forzoso e le nuove imposte nel progetto della Commissione », 15 ottobre 1919; « L’imposta patrimoniale per ” catenaccio ” », 3 novembre 1919; « Che cosa significano le 20.000 lire tassabili coll’imposta patrimoniale », 20 novembre 1919; « La riforma tributaria », 27 novembre 1919; « Il danno della tesaurizzazione dei biglietti », 28 novembre 1919; « Il peso delle nuove e delle vecchie imposte », 30 novembre 1919; « I due essenziali difetti dell’imposta patrimoniale », 1° dicembre 1919; « Debolezze e durezze dell’imposta patrimoniale », 8 dicembre 1919; « Sottoscrizione o costrizione? », 9 dicembre 1919; « Il prestito forzoso è mai esistito? », 27 dicembre 1919; « Le sottoscrizioni al prestito nazionale e l’eventuale prelievo obbligatorio », 30 dicembre 1919).
                                (22) v. Luigi Einaudi, La guerra e il sistema tributario italiano, cit., pp. 248-249.
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