john Philip Elkann informazioni scarse, imprecise, schiacciate sul presente. Impressioni, spesso elaborate in am ienti 'non esperti" e in tempi compressi, finiscono per determinare le scelte. Giudizi sulla qualità dei corsi e sulla spendibilità dei titoli e delle competenze acquisite — elementi fondamentali in passato utilizzati per la costruzione del progr gramma di orientamento della Fondazione Giovanni Agnelli denominato "Il filo di Arianna" — rischiano di essere relegati in secondo piano e di giocare dunque un ruolo del tutto marginale nel processo decisionale Siamo abituati a guardare alle scelte dell’università come a un momento le etoga oalla biogra afia individuale di una persona, alla sua realizzazione psicologica, profession nale ed econ omica. Questo è vero, e l’aspetto individuale deve continuare a essere tenuto in con— to. Ma quale università si trovano oggi di fronte gli studenti? L’u- niversità d’élite è finita quarant’anni fa; ci siamo lasciati alle spalle il tem o del " ezzo di carta"; anche l"'università parcheggio" è un concetto superato o da superare in fretta. Ci muoviamo * di nei cessità * verso un ’università qualificata di massa, fornita di punte di eccellenza internazionali e aperta al mondo. Possiamo allora vedere la connessione che lega le scelte indivi- duali alla capacità del sistema di percorrere e sostenere un a pro— spettiva di sviluppo adeguata. Se aggreghiamo le scelte universitarie ,abbiamo un’idea precisa del flusso di risorse umane ad alta qualificazione di cui il mercato del lavoro potrà avvalersi di qui a quattro cinque anni. on la scelta universitaria dei giovani italiani sappiamo che si darà forma in una direzione o in un’altra al futuro economico del paese. E al tempo stesso alle chance di una collocazione soddisfacente e produttiva delle persone nel mercato del lavoro. a ques sto cup unto di vista è senz’altro preoccupante la debolezza delle immatricolazioni nelle facoltà propriamenfitJei scientifiche. 100. 000 occupati nella classe di età tra 25 5e 34an nltalia 1 laureati scientifici sono un po’ più di 900; in Francia più di 2700 . In effetti su questo fronte dall’analisi dei dati più recenti sembra emergere qualche segnale di miglioramento: accanto all’aumento elle matricole di architettura, si nota un aumento degli aspi- VIII